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 ITALIA - ITALIA - A 35 anni dalla legge sulla droga, gruppo Abele organizza convegno
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22 aprile 2011 11:10
 
Da 35 anni la tossicodipendenza nel nostro Paese è riconosciuta come un problema sociale e sanitario. Anche grazie all’impegno del Gruppo Abele, che nel 1975, quando la legge destinava le persone tossicodipendenti al carcere o al manicomio, contribuì con un’iniziativa che fece storia all’approvazione della 685, normativa che finalmente considerava il consumatore di droga una persona e non un delinquente.
Da allora sono cambiate molte cose, a partire dalla legge stessa, che è stata radicalmente modificata nel 2006, con la Fini-Giovanardi. Oltre alla legge anche gli stili di consumo sono mutati, così come il volto delle dipendenze, che oggi richiedono una diversa attenzione, nuovi strumenti di prevenzione, educazione e cura.
A partire dalla storia di questi 35 anni il Gruppo Abele organizza una due giorni di studio per fare un bilancio dei risultati conseguiti e dei problemi irrisolti, nell’intento di valutare le letture, le strategie e gli interventi possibili e di porre un freno al pericolo del ritorno di politiche più penali che sociali. Per questo il 28 e 29 aprile 2011 alla Fabbrica delle "e" di Torino, sede dell'associazione, si terrà un convegno nazionale, al quale parteciperanno psichiatri, sociologi, psicologi, giornalisti.
Ci saranno tra gli altri Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera, Salvatore Natoli, filosofo, Università di Milano Bicocca, Piero Badaloni, giornalista, Leopoldo Grosso, psicologo, vicepresidente del Gruppo Abele, Ambros Uchtenhagen, psichiatra di Zurigo.

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