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Narcoguerra. Il Messico non ha armi in grado di far fronte ai narcos
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Articolo di Redazione
11 maggio 2015 12:44
 
Le autorita' messicane non sono in grado di far fronte alle nuove strategie che i cartelli della droga usano in tutto il Paese. La scorsa settimana, un gruppo di narcotrafficanti ha sparato razzi e granate contro due elicotteri militari, abbattendone un terzo della polizia.
Gli agenti sono riusciti ad arrestare nove persone dopo l'attacco, ma quanto hanno trovato nel loro nascondiglio ha sollevato notevoli preoccupazioni: un autentico convoglio militare formato da due blindati, una mitragliatrice e una batteria antiaerea. Le armi, tutte di fabbricazione russa, erano un RPG7 e un RPG22.
Nel contempo sono state sequestrate varie uniforme con le scritte "Fuerzas Especiales del Alto Mando CJNG". La sigla CJNG e' l'acronimo del cartello di “Cartel Jalisco Nueva Generaciòn” e fa rifermento al gruppo responsabile dell'ultima ondata di violenza nello Stato di Jalisco, nel sudovest del Messico.
Nel momento in cui le attenzioni delle autorita' sono concentrate nella zona nord del Paese, dove operano i “Flacas”, il cartello di Jalisco ha avviato un'ondata di attacchi dopo che i suoi vecchi leader sono stati arrestati.
Meglio armati e piu' militarizzati rispetto al Nord, i capi della droga hanno ampliato il proprio “impero criminale” negli ultimi anni con l'uso di violenza e corruzione.
Il Dipartimento del Tesoro degli Usa ha nella sua black-list questo gruppo e John E.Smith, direttore del Dipartimento per il controllo degli “Attivi Stranieri”, assicura che si tratta di “una delle organizzazioni piu' pericolose di tutto il Paese”.
La milizia della droga
Molti cartelli della droga sono stati creati da ex-membri dell'Esercito messicano e gli Usa sostengono che ai loro nuovi membri viene dato un addestramento militare. Il leggendario cartello dei Los Zetas e' stato fondato da militari che avevano ricevuto addestramento per organizzazione e guerriglia urbana da alcuni membri delle autorita' Usa e delle forze speciali di Israele.
Alejandro Rubio, capo della Sicurezza nazionale della zona, ritiene che il cartello di Jalisco Nueva Generatiòn sia formato da “ex-membri delle forze armate che, a loro volta, hanno addestrato nuove reclute”. “Hanno comandi, unita' armate e strategiche per la guerriglia. Un comportamento che diventera' sempre piu' aspro col procedere del conflitto”.
La Polizia messicana non ha mezzi per far fronte a questa situazione e la preoccupazione e' sempre piu' diffusa. L'80% degli agenti di polizia non ha un'istruzione militare valida, il loro armamento e' inferiore a quello dei narcotrafficanti e non hanno veicoli blindati in grado di subire un impatto con un razzo.

(articolo pubblicato sul giornale Gaceta.es del 10/05/2015)
 
 
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