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Italia. La legge Fini-Giovanardi e 'la Sinistra l'Arcobaleno'
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Articolo di Piobbichi Francesco *
21 febbraio 2008 17:31
 
Caro direttore, facendole i miei complimenti per il notiziario sulle droghe,
le chiedo cortesemente di pubblicare questa mia risposta.
La ringrazio fin da ora. 
 
Caro Vincenzo Donvito, ho letto il suo (1) articolo nel quale ricorda che oggi e' il compleanno di quel mostriciattolo chiamato Fini Giovanardi, un'entita' proibizionista che purtroppo e' destinata a crescere tra i falò della cristoterapia e le sirene della zero tolleranza. Le cose che scrive sono vere, l'Unione prima delle elezioni ha promesso di abrogare la Fini Giovanardi e non l'ha fatto, come purtroppo per tante altre leggi come la Bossi Fini, la Cirielli, la stessa legge 30 che delineano  un modello di societa' ingiusta, dove nella stessa citta' (Torino) se porti il cognome di qualche grande famiglia e vieni beccato sei da comprendere,  ma se sei un poveraccio prendi 4 anni e 2 mesi per un grammo di fumo. Per gente come me, che e' cresciuta nelle curve degli stadi ed ha lavorato nella strada come operatore, e' stato duro sostenere un governo che applicava la Fini Giovanardi sulla pelle dei consumatori, che sono continuati  a morire come e piu' di prima per overdose nell'indifferenza generale, per non parlare dei casi specifici, dei suicidi, delle morti sospette in carcere, e tutto il resto. Ho tenuto duro pur essendo in una posizione difficile, sperando che prima o poi, si potesse portare a casa qualcosa di quel compromesso sancito nel programma. Cosi' non e' stato, le cose scritte non sono state mantenute per responsabilita' specifiche, da addebitarsi principalmente alle forze neocentriste che di fatto hanno congelato la discussione sui temi eticamente sensibili. 
La nascita del PD ha fatto il resto. Non va pero' dimenticato che anche in caso di approvazione della legge in Consiglio dei Ministri il Senato sarebbe stato un passaggio quasi impossibile visti i numeri e la permeabilita' di molte forze politiche del centro sinistra ai proclami del Vaticano da un lato, o alla zero tolleranza dall'altro. Segnalo anche il ruolo dei media nell'alimentare una campagna demagogica  (basta pensare semplicemente all'emergenza bufala spinello killer) che ha ideologizzato  la discussione sulle droghe.
Se noi abbiamo sbagliato, e sicuramente lo abbiamo fatto, e' stato nel non comprendere a fondo che quando si parla di droghe, si parla di rapporti di forza nella societa', perche' decidere se sia giusto sanzionare un comportamento o pubblicizzare una bevanda alcolica e' prettamente un atto di potere, che riguarda, ma e' un'opinione personale, la disciplina sociale dei consumi, il controllo della poverta'  attraverso il circuito penale e tanto altro ancora che non penso sia giusto riassumere adesso.  Per quanto riguarda la questione dei programmi pero', vorrei semplicemente dire una cosa, in quello  della Sinistra l'Arcobaleno l'abrogazione della Fini Giovanardi ci sara', come ci sara' l'idea di costruire per il nostro paese un'ipotesi di riforma non proibizionista sulle droghe.
 
Non siamo noi quindi che per trovare un accordo congeliamo la discussione su un tema così importante che riguarda i diritti,  la salute, la vivibilita' delle nostre citta'.
  
 (1) clicca qui

* responsabile nazionale droghe Prc
 
 
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