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Elezioni Gb. I Liberal Democrats chiedono la legalizzazione della cannabis
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Articolo di Pietro Yates Moretti
5 maggio 2010 6:48
 
Il partito dei Liberal Democrats, che secondo tutti i sondaggi ha raggiunto livelli di popolarità impensabili fino a qualche anno fa, vuole depenalizzare il possesso di cannabis e legalizzare la vendita controllata sul modello olandese.
Alcuni documenti interni del partito, di cui da' conto il quotidiano Daily Mail, mostrano che i Liberal Democrats vorrebbero anche la legalizzazione della coltivazione della cannabis per uso personale. L'orientamento politico sulla cannabis giunge dopo un voto della dirigenza del partito per permettere anche in Gran Bretagna la creazione di coffeeshop. Secondo quanto riporta il quotidiano, per i liberali democratici "i gestori dei coffeeshop dovrebbero poter permettere ai clienti di fumare la sostanza al di fuori del locale o di acquistare brownies alla marijuana e cannabis in forma vaporizzata".
I Liberal Democrats, da sempre schiacciati dal bipartitismo Labour-Tories, potrebbero diventare l'ago della bilancia in queste elezioni. Non solo potrebbero acquisire 80 seggi parlamentari, ma se i Tories non ottenessero la maggioranza assoluta, potrebbero diventare anche decisivi per la formazione del prossimo Governo.
Secondo la Bbc, il Liberal Democrats è il primo partito britannico a schierarsi per la legalizzazione e a impegnarsi a porre fine alla persecuzione dei consumatori di cannabis. Il leader Nick Clegg, da qualche settimana diventato una star politica dopo il primo dibattito televisivo all'americana fra i candidati premier, aveva già chiesto la depenalizzazione parziale della cannabis nel 2002 quale misura per concentrare ogni sforzo non sui consumatori, ma sui grandi narcotrafficanti. All'epoca europarlamentare, Clegg aveva proposto di "rendere più efficiente la lotta al crimine organizzato e al traffico di narcotici e sostanze psicotrope, attraverso la creazione di un sistema di controllo legale e regolamentazione della produzione, vendita e consumo di sostanze attualmente proibite".
Nel 2007, aveva criticato ferocemente il sistema della classificazione delle droghe: "Abbiamo bisogno di una revisione totale del sistema in modo che la classificazione sia basata sui fatti piuttosto che sull'umore di qualche tabloid o ministro".
E alla vigilia del voto del 6 maggio, visto anche che l'argomento legalizzazione è stato abbastanza ignorato dai media, il Liberal Democrats hanno voluto prendere una posizione chiara e comune. Rispondendo alle domande di giornalisti e blogger, i vertici del partito scrivono sul proprio sito: "L'approccio repressivo ai consumatori di droghe che seguiamo da decenni non ha funzionato. Il consumo cresce più che mai e le nostre prigioni sono stracolme di tossicodipendenti. E' ora di porre fine alla criminalizzazione dei consumatori e di concentrarsi sulle terapie mediche necessarie. I Liberal Democrats baseranno le proprie politiche sulle droghe sull'evidenza scientifica. Questo significa una revisione delle sanzioni penali eccessive e controproducenti e la promozione di una politica efficace per ridurre la dipendenza e le sue conseguenze avverse. Romperemo anche il legame fra la cannabis e il crimine organizzato, permettendo alle forze dell'ordine di svolgere compiti più importanti".
Sempre sul sito ufficiale del partito sono ora leggibili tutte le proposte in materia di stupefacenti.
 
 
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