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Dipendenza dalla marijuana, mito o realta'?
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Articolo di Paul Armentano *
27 marzo 2008 11:19
 
All'inizio del mese, l'Istituto nazionale sul consumo delle droghe ha deciso di finanziare con 4 milioni di dollari un centro per la dipendenza da cannabis a La Jolla, in California. L'obiettivo del centro e' di creare un nuovo approccio per la prevenzione, diagnosi e cura dalla dipendenza da marijuana.
Non e' semplice sapere cosa sia la dipendenza da marijuana. Neppure la stampa o le industrie farmaceutiche lo sanno. La prima pubblica ricerche non propriamente scientifiche, e la seconda mette sul mercato medicinali che dovrebbero eliminarne la presunta "dipendenza".
E non sono d'aiuto neppure i centri per la disintossicazione, secondo i quali negli ultimi anni i ricoveri sono aumentati, senza specificare che sono dovuti alla possibilita' di scelta che i tribunali hanno di inviare gli arrestati per reati minori connessi alle droghe nei centri, anziche' in prigione.
Secondo statistiche nazionali e statali, oltre il 70% delle persone ricoverate nei centri per dipendenza da marijuana sono li' a causa del sistema giudiziario nazionale, e circa il 36% di esse non ha nei 30 giorni precedenti la condanna mai fumato la sostanza. E questa si puo' chiamare dipendenza?
Cosa dice la scienza?
Secondo il National Academy of Sciences Institute of Medicine, che ha pubblicato nel 1999 un ricerca finanziata con soldi federali, i milioni di americani che hanno provato la marijuana, ma non sono consumatori abituali, hanno pochissime probabilita' di diventare dipendenti, e le probabilita' di diventarlo sono minori rispetto ad altre sostanze (alcol e nicotina). Inoltre, la dipendenza da marijuana e' meno grave di quella da altre droghe.
Secondo l'Institute of Medicine, meno del 10% dei consumatori di cannabis sono risultati "dipendenti dalla sostanza", mentre sono risultati dipendenti il 32% dei fumatori di tabacco, il 23% degli eroinomani, il 17% dei cocainomani, e il 15% degli alcolizzati.
In realta', sono le droghe legali a tenere soggiogata l'America, non la marijuana.
Sempre secondo l'Institute, i sintomi da astinenza da marijuana sono "deboli" rispetto a quelli da astinenza da alcol e nicotina, che possono anche essere fatali. "I sintomi per astinenza da cannabis - piega l'Institute - sono: un po' di ansia, irritabilita', agitazione ed insonnia. Non sono tali da impedire ad una persona di smetterne il consumo. Infatti, molti consumatori interrompono volontariamente entro i 30 anni. I fumatori di tabacco, al contrario, iniziano molto giovani e continuano per tutta la vita, malgrado i tentativi di smettere".

* Vicedirettore di Norml e Norml Foundation (trad. di Katia Moscano)
 
 
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