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Rapporto Ue emergenza droghe illegali in carcere.
Ma siamo sicuri che sia questo il modo di affrontare il fenomeno droga?
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Articolo di Vincenzo Donvito
30 agosto 2001 17:43
 
L'Agenzia sulle droghe dell'Unione Europea (EMCDDA), ha diffuso a Bruxelles i risultati del primo studio su "Assistenza ai tossicodipendenti nelle carceri dell'Unione Europea". A questo link si puo' leggere il nostro articolo che lo presenta.
Ci viene presentato un quadro della situazione che, definire un allarme, e' solo ... per non essere allarmisti e che, anche in considerazione del fatto che le stesse autorita' non riescono a calcolare in modo attendibile la quantita' di droghe illegali che circolano in carcere, ci fa prima di tutto fare una riflessione: siamo sicuri che sia proprio il carcere il luogo in cui tenere queste persone, se proprio nel carcere -dove notoriamente ci sono quattro mura con una porta di ingresso controllata di continuo- non si riesce a controllare nulla; non solo, ma il rapporto ci dice che, da luogo di punizione e rieducazione a non usare e/o spacciare le droghe illegali, diventa luogo di incentivazione verso questi stessi reati; e ancora: la cura per la tossicodipendenza non solo non viene praticata (nonostante fior fiore di circolari e disposizioni lo prevedano), ma questa malattia e' talmente trascurata e lasciata a se stessa che riesce a "contagiare" anche chi non l'aveva al suo ingresso in prigione.
Siccome stiamo parlando di una struttura dove la maggiorparte delle presenze e' di persone che hanno avuto a che fare con reati correlati al fenomeno droga, si capisce che non e' una questione marginale, che riguardi un numero limitato di persone, ma compromette la funzionalita' di tutta la struttura, fino a minare nelle fondamenta i motivi stessi per cui il carcere esiste.
Ora fintanto che queste osservazioni erano frutto di visite nelle carceri di questo o quell'altro deputato, o di indagini di questo o quell'altro partito, ognuno poteva -suo malgrado- pensare che si stesse giocando sulla pelle dei carcerati e dei tossicodipendenti per cercare le proprie fortune, ma quando i dati a cui ci riferiamo sono di un'agenzia che e' pagata con le nostre tasse, crediamo che ogni dubbioso abbia elementi sufficienti per ricredersi, e se non lo fa e' solo perche' vuole mettere la testa sotto terra e far finta di non vedere.
 
 
 
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