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Osservatorio europeo certifica per l'ennesima volta il fallimento dell'attuale strategia antidroga
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Articolo di Pietro Yates Moretti
27 novembre 2007 15:00
 
Oggi e' stato presentato il Rapporto annuale dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. La notizia -vecchia e ritrita, ripetuta a cadenza annuale- e' che il consumo di sostanze stupefacenti continua a crescere in Europa. Da qui la richiesta di molti di "cambiare rotta", di adottare "tolleranza zero", di attuare norme piu' repressive. La causa dell'attuale situazione, insomma, sarebbe una eccessiva tolleranza verso chi si droga.
Non importa che dai tempi del presidente statunitense Richard Nixon, il mondo occidentale tutto abbia attuato ed imposto al resto del mondo la propria politica proibizionista e repressiva. Poco importa che l'Italia abbia una delle leggi piu' repressive al mondo in materia di droghe, piu' repressiva di quasi tutti gli altri Paesi occidentali. La colpa dell'attuale situazione non e' mai della strategia proibizionista, perseguita da decenni. No! Ma sarebbe, secondo gli "alti" strateghi delle politiche vigenti, di coloro che chiedono di legalizzarla, che cosi' facendo indeboliscono la determinazione di coloro che invece vorrebbero combatterla in chissa' quali altri modi.
Eccetto la pena di morte, non sappiamo davvero cosa altro possa fare l'Italia ed il mondo occidentale per reprimere ancor di piu'. Agli strateghi dell'antidroga quindi un suggerimento: se una strategia non funziona, non si puo' sempre e solo incolpare il "nemico"; forse e' il caso di rivedere strategia.
 
 
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