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Numeri dagli Usa
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Articolo di Alessandro Garzi
24 agosto 2001 19:13
 
Un po' di numeri possono farci capire quella che e' la situazione della guerra interna alle droghe fatta dai vari Governi americani.
Il budget per l'anno fiscale 2001 riservato alla lotta alla droga e' di 18.1 mld di dollari (piu' o meno 40 mila miliardi di lire). Di questi 9.35 mld sono riservati al trattamento "criminale", e 2.69 al trattamento "medico" dei tossicodipendenti, dove una seria lotta alle sostanze stupefacenti dovrebbe vedere le proporzioni di queste due cifre invertite.
Nel 1986 vennero varate le leggi federali che impongono ai giudici una pena detentiva minima, secondo la sostanza, la quantita' eccetera. Essere trovati a coltivare 100 piante di marijuana, porta a cinque anni di reclusione, un chilo di eroina, porta a dieci anni di reclusione, quanto essere trovati in semplice possesso di 50 grammi di crack. La ragione e' piuttosto semplice: le leggi vennero approvate in piena emergenza crack, ma, adesso il mercato e' profondamente cambiato, e le leggi sul crack hanno avuto, come unico risultato quello di aumentare le differenze razziali nelle condanne. Basti pensare che possedere "con l'intento di distribuire" 500 grammi di cocaina in polvere (usata dalle comunita' bianche) porta ad una sentenza "minima" di cinque anni. La stessa pena scatta per il possesso con le stesse intenzioni di cinque grammi di crack (usato dalla minoranza nera). Una spiegazione alle sentenze minime forzate la da' William J. Bennett, drug zar ai tempi di Bush padre: "il mandatory minimum -dice- fu istituito perche' certi giudici pensavano che la droga non facesse male, e non condannavano abbastanza".
Nel 1999, le sentenze medie piu' alte sono state per omicidio, ma il traffico di droga e' superiore alle condanne per abuso sessuale, aggressione ed omicidio colposo.
Prima dell'entrata in vigore del mandatory minimum, nel 1986, i detenuti per fatti di droga, rappresentavano il 37.7% del totale dei reclusi nelle prigioni federali. Otto anni dopo, la percentuale era balzata al 61.3%. Il numero di prigionieri ogni 100.000 abitanti, e' balzato da 292 nel 1990 a 478 nel 2000.
 
 
 
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