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Myanmar. Il capo dei Wa mette al bando l'oppio
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Articolo di Alessandro Garzi
5 maggio 2004 19:15
 
Myanmar. Il capo dei Wa mette al bando l'oppio Il comandante delle popolazioni Wa, al confine tra Thailandia e Myanmar, Bao Youxiang e' considerato dalle autorita' americane il piu' grande trafficante di oppio al mondo, e di essere a capo di un esercito irregolare (lo United Wa State Army) di 20.000 uomini che, per sua stessa ammissione, non rinuncia a reclutare i bambini e di fare uso del lavoro forzato. Sulla sua testa pende una taglia internazionale di 1 milione di dollari.
Bao ha un dominio praticamente illimitato su una popolazione di circa 600.000 persone, e nella regione, almeno da 140 anni, l'oppio e' la coltura principale. Nel 2001, l'area forniva il 40% di tutto l'oppio mondiale, ed il Governo militare birmano riceve a tutt'oggi una "tassa" del 7% sul reddito proveniente dal narcotraffico.
Ma recentemente, Bao ha annunciato alla stampa internazionale che "a partire dal primo luglio" la coltura dell'oppio sara' bandita nella sua zona. "Devo salvare -dice- la mia gente. Ho avuto la prova di cosa sia l'oppio e di come riduca le persone". Ovviamente i "suoi" contadini che dovessero trasgredire, non andrebbero esattamente incontro ad un processo: "gli faro' saltare la testa. E la comunita' internazionale la fara' saltare a me se il traffico dovesse continuare. E' per la salvezza della mia gente, avete la mia parola".
Per la comunita' internazionale, una quantita' di persone stimata attorno ai due milioni che si trova da un giorno all'altro senza la principale fonte di sostentamento (diretta o indiretta), potrebbe significare una tragedia umanitaria, se non viene fatto niente, e se non vengono preparati, in tempo, gli aiuti per la popolazione.
Ma, oltre a questo, soprattutto l'Onu, potrebbe vedere, con il tempo, una situazione molto simile a quella afghana, dove, dopo il bando dei Taliban alla coltivazione, una volta finita la paura, i contadini hanno ricominciato a coltivare il papavero, in misura anche maggiore a quella precedente al bando.
Il bando dei Taliban, come affermano molti osservatori, piu' che di carattere "religioso" era di carattere "economico" e servi' non tanto a far diminuire il consumo di oppio, ma a far alzare il prezzo.
Un "secondo fine" puo' essere visto anche nell'annuncio di Bao, apparentemente collaborativo con la comunita' internazionale (ma si deve sempre considerare che si sta parlando del capo di un esercito di tagliatori di teste che collabora con uno dei peggiori regimi dittatoriali al mondo): il commercio dell'oppio non e' piu' molto redditizio: rende molto di piu' trafficare in metanfetamine (e molti laboratori sono stati trovati nell'area "controllata" da Bao), diffusissime in tutta l'area del Pacifico con nomi e varianti diverse (speed, meth, shabu, ya-ba, ice, P).
"Per le bande criminali -dice il responsabile Unodc in Birmania, Jean-Luc Lemahieu- potrebbe essere un modo per continuare a far funzionare ancora le vecchie reti: le metanfetamine costano poco e rendono tantissimo".
 
 
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