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Marocco. La Colombia del Rif
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Articolo di Alessandro Garzi
29 dicembre 2003 19:19
 
Il Marocco, ed in particolare la valle del Rif, come sottolinea anche l'Unodc, l'ufficio antidroga dell'Onu, e' sempre piu' la "Colombia del Nord Africa", in particolare per la coltivazione di cannabis.
Anche se la tendenza era nota da un pezzo, i numeri sono piuttosto allarmanti: 100.000 famiglie, il 2,7% della popolazione marocchina ed il 66% di quella del Rif vivono grazie alle colture illegali, che costituiscono il 51% del reddito dell'area, anche se alle famiglie (si contano circa 10.000 appezzamenti coltivati a canapa) va solo una piccola parte del "business" dell'hashish marocchino.
Ogni anno, i narcos hanno a disposizione circa 3.000 tonnellate di sostanza da trasportare in Spagna (primo Paese del mondo per quello che riguarda i sequestri di hashish: 57% del totale ed il 75% di quello continentale), e poi nel resto d'Europa. E per attraversare lo Stretto di Gibilterra, i trafficanti si sono dotati di lance che viaggiano ad una velocita' doppia rispetto a quelle che sono a disposizione delle forze dell'ordine di Madrid, moltiplicando i luoghi di sbarco anche al di fuori dello Stretto, su tutta la costa spagnola, ed organizzando una rete di vendita e distribuzione "propria" che ha tolto di mezzo tutti gli intermediari europei.
 
 
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