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Italia. Quantita' cannabis. Il ricorso del Codacons vuole aiutare i giovani... a finire in galera
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Articolo di Pietro Yates Moretti
17 gennaio 2007 14:47
 
Il ricorso al Tar del Codacons per dimezzare nuovamente la quantita' massima di cannabis per uso personale e' da respingere proprio nel nome di quei giovani che vorrebbe tutelare (1). Secondo Carlo Rienzi, infatti, il decreto del ministro della Salute Livia Turco starebbe incoraggiando i giovani a farsi le canne. La ricetta, secondo il Codacons, e' quella di punire col carcere ancora piu' giovani di quelli che gia' oggi sono puniti.
Questo ragionamento e' fallace. Basta poco per capire che: 1. non sono certo le quantita' che scoraggiano i giovani a fumare marijuana; 2. anche qualora qualche giovane fosse scoraggiato dallo spauracchio del carcere voluto da Codacons, compreranno minori quantita' di cannabis piu' spesso e fumeranno lo stesso.
Ma se il ragionamento del Codacons e' fallace, qualora fosse accolto provocherebbe gravi e spesso irrecuperabili conseguenze per moltissimi giovani. Infatti, una cosa sono i danni alla salute provocati da uno spinello (risibili e ancora tutti da dimostrare), un'altra e ben piu' grave cosa sono i danni provocati dall'incarcerazione. Nel carcere infatti circolano droghe di ogni genere, e' un ambiente violento che difficilmente "rieduca" il detenuto. Per non parlare del fatto che, da ex-galeotto, una volta uscito dal carcere la vita del giovane sarebbe tutta in salita. Insomma, rovinare la vita ad un giovane col carcere per impedirgli di farsi qualche canna ci pare davvero una ratio mostruosa degna del piu' "etico" degli Stati.
Ci auguriamo che il Tar voglia rigettare nel modo piu' netto questo goffo tentativo di "aiutare" i giovani minacciandoli e poi privandoli del loro futuro.
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