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Italia. Arrivano gli ispettori antifumo
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Articolo di Alessandro Garzi
10 ottobre 2003 21:14
 
Quante volte abbiamo riportato di quanto siano, talvolta, ridicoli i rapporti di polizia che parlano di intere squadre delle forze dell'ordine dispiegate in una scuola superiore, con tanto di unita' cinofile e spreco di "soldi dei contribuenti", per poi finire su un giornale locale che e' costretto a parlare di "alcuni sequestri di hashish", o "alcuni grammi di marijuana", o di "alcuni robusti spinelli"?
E finche' lo fa la polizia, si puo' anche pensare che abbia un senso. Almeno, visto che la legge c'e', lo Stato da' un segnale: noi facciamo rispettare la legge, o, almeno, ci proviamo.
Allora, l'associazione di consumatori Codacons, vista la denuncia a Milano di un preside "troppo permissivo (!)" con la marijuana (in pratica deve essere stato uno che non amava troppo il fatto di dover far passare un ragazzino come criminale per aver fumato una canna), ha avuto la brillante idea di sfruttare il precedente anche per il tabacco.
Fumare, nelle scuole, e' proibito. Ma durante l'intervallo, di solito, si tende a chiudere un occhio, soprattutto visto che anche la maggioranza del corpo docente fuma, e bandire il fumo provocherebbe uno sciopero.
Ma da adesso, arriva nelle scuole, l'"ispettore" del Codacons. Gli "ispettori" saranno 'sguinzagliati', afferma una nota dell'associazione, nei prossimi giorni nelle scuole italiane per 'fiutare' il fumo delle sigarette e accertare la presenza di presidi permissivi. "Punire quindi la tolleranza di certe scuole alle 'canne', ma -avverte il presidente dell'associazione Carlo Rienzi- estendere gli interventi della magistratura anche a quei presidi che permettono agli studenti di fumare sigarette all'interno degli istituti scolastici". Nonostante il divieto (che dovrebbe esistere da una ventina di anni, comunque, non dovrebbe essere una novita'), infatti, secondo Rienzi, "in quasi tutti gli istituti scolastici superiori i ragazzi fumano tranquillamente durante la ricreazione oppure nascosti nei bagni e nei cortili". Diciamocelo. Quello dell'ispettore e' un lavoraccio. A parte il fatto che possiamo chiederci per una vita a che titolo un "ispettore del Codacons" (che non risulta pubblico ufficiale) possa entrare in una scuola durante lo svolgimento delle lezioni, e' un lavoraccio da svolgere. Meglio la miniera.
Facciamo un esempio: dove vengono consumate "canne e sigarette"? (che poi, visto come stanno andando le cose, la faccenda e' allarmante; questi non fanno differenza tra canne e sigarette, Fini non fa differenza tra canne e eroina, per proprieta' transitiva, chiunque chieda un pacchetto di MS rischia di finire da Muccioli?)
Queste enormi illegalita' vengono consumate, dunque, nei corridoi, nei cortili, e nei bagni delle scuole italiche durante l'intervallo. Mettiamoci nei panni dell'ispettore. Ora. L'ispettore in questione dovra' essere abbigliato con: impermeabilone fino ai piedi, lente di ingrandimento, e cappellino alla Sherlock Holmes (senza fumare la pipa. Altrimenti si arresta da solo) e si mettera' (una volta schivato chi all'ingresso gli chiede "lei chi e'"?) all'analisi dei luoghi deputati al "reato". Sempre che non venga arrestato prima perche' conciato in quel modo, o e' un maniaco, o e' un pedofilo, o e' un giornalista. Tre categorie che e' bene tenere lontane dalle scuole.
Il cortile e il corridoio, tutto sommato, sono ambienti "facili" per il nostro "fiutatore", un po' meno il cortile perche' e' all'aperto, ma tutto sommato potra' fare la sua bella "fiutata" e scoprire se in quei luoghi sia stato o meno commesso questo grave reato. Soprattutto dal preside, in quanto, essendo impossibile stabilire chi tra gli studenti (e tra gli insegnanti) sia il "criminale", ce la prendiamo col preside. A patto di non voler "annusare" anche il fiato di tutti gli studenti, che sarebbe un'operazione troppo lunga e prenderebbe tutto il corso delle lezioni, oltre che portare svariate malattie professionali all'"ispettore", che inizierebbe a prendere seriamente in considerazione l'ipotesi miniera.
Ma quello che fa pensare che sara' un lavoraccio sono i bagni...
Gia' i ratti che vivono all'interno si lamentano delle condizioni normali. Dopo l'intervallo poi... Un centinaio di ragazzini va in bagno nel giro di dieci minuti. E poi deve andare l'ispettore per "ispezionare" se qualcuno ha fumato all'interno? No. Meglio la miniera! Senza dubbio e' meglio la miniera.
In ogni modo, una volta che, sfidando tutto, l'ispettore dovesse denunciare il preside, otterrebbe due risultati. Il primo, quello che, per una volta, tutti (studenti, insegnanti, preside eccetera) si troverebbero d'accordo e dalla stessa parte (che aiuta per la didattica). Seguiranno tre giorni di "vietato fumare", una settimana di "quasi vietato fumare", un mese di "non si dovrebbe" e poi business as usual...
Ma, quasi sicuramente, il secondo risultato sarebbe una denuncia all'"ispettore" stesso. Perche' nelle scuole, oltre che vietato fumare, e' anche "vietato l'accesso ai non addetti ai lavori".
 
 
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