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Il Corriere della Sera ci prova con la cocaina
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Articolo di Vincenzo Donvito
17 agosto 2001 15:02
 
"Salisburgo ora provoca con la cocaina". E' un titolo della pagina spettacoli del Corriere della Sera di oggi (sottotitolo: "fa discutere l'uso di droga in scena nel "Pipistrello" di Strauss riscritto dal regista Neuenfels"). E poi una foto in cui si vede un signore con un buffo costume di scena seduto ad un tavolo con la testa china sullo stesso, e la didascalia: "Contestato. Il momento in cui il protagonista dell'operetta "il Pipistrello" di Strauss "sniffa" cocaina sul palco".
Leggendo il testo dell'articolo dell'inviata a Salisburgo per l'omonimo Festival, Laura Dubini, per cercare le motivazioni e gli argomenti di questa discussione sull'uso di droga, scopriamo che "la prova generale e' gia' stata accolta, fra gli applausi, anche da sonori "buuu". La trama de Il Pipistrello e' l'intreccio di travestimenti di mogli e mariti ma dietro le allegre melodire e i balli a tempo di valzer di questa operetta, si nasconde una critica la periodo in cui fu composta. Ed ecco allora, con la trasposizione dell'operetta negli anni trenta, le sniffate di cocaina onnipresenti nei tre atti, le simulazioni di atti sessuali, i delitti e i suicidi. .". Questo e' tutto quello che siamo riusciti a leggere, in un articolo di tre colonne su mezza pagina, che avesse a che fare con il titolo e la cocaina. Di discussioni e provocazione sull'uso della droga in scena, come evocavano sottotitolo e titolo, neanche una traccia. E allora? Chi ha fatto il titolo e scelto la foto, ha letto il testo? Sembrerebbe di no.
Si potrebbe dire che "la cocaina tira", anche al di la' dei suoi effetti intrinseci. Essendo poi illegale, e' noto che l'eccitante gusto del proibito da' un suo notevole contributo ad ammantarla di chissa' quali risultati, nella mente e nel corpo.
Ora, al di la' della "povera" opera di Johann Strauss interpretata dal regista Hans Neuenfels, ridotta da titolo e sottotitolo (dove la maggiorparte dei lettori si sofferma per decidere se proseguire o meno nella lettura dell'articolo) a operetta sulla cocaina, pietra di un presunto scandalo che provocherebbe altrettante presunte discussioni, rimane il segno profondo di una convivenza con l'illegalita' del fenomeno droga: strumento di rappresentazione dell'estremo per vendere un prodotto (articolo di giornale in questo caso), non importa se alterandolo nel suo specifico, perche' cio' che si vuole trasmettere e' la possibilita' di far propria l'illegalita', facendola entrare negli strumenti di interpretazione e lettura del quotidiano. Oggi la vittima e' l'operetta di Salisburgo .. Avanti il prossimo.
Grazie cultura dell'illegalita'!
 
 
 
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