testata ADUC
Brasile. Lula si dimentica cosa aveva scritto sulle droghe
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Wálter Fanganiello Maierovitch *
14 febbraio 2004 20:37
 
Allo scadere del suo secondo mandato presidenziale, Fernando Herinque Cardoso si era deciso a cambiare la legge sulle droghe, in vigore dal 1976. Chiese al Congresso di approvare con urgenza il progetto che, da piu' di 10 anni, veniva rimpallato tra Camera e Senato.
La richiesta di Cardoso venne ascoltata. Il Congresso, grazie al gruppo di maggioranza del Governo, approvo' il progetto di legge. Che venne poi lodato ed incensato da Cardoso. Anche il parlamentare Fernando Gabeira lo valuto positivamente, sostenendo che rappresentava un passo avanti. Questo nello stupore generale.
Al momento di controfirmare la nuova legge sulle droghe, Cardoso percepi' invece che era mostruosa: un passo indietro. Per farsi un'idea basti dire che al consumatore di droghe illegali per uso ricreativo poteva essere proibito lavorare ed esercitare alcuni diritti come quelli di aprire un conto in banca, sposarsi, ecc.
Alla fine Cardoso dovette apporre il veto su una buona parte, quasi l'80%, della legge 10.409 dell'11 gennaio 2002. Cosi' rimase in vigore la vecchia legge del 1976 e alcuni articoli, non pregnanti, della nuova legge del 2002. Insomma, Cardoso praticamente fece una coperta fatta di ritagli.
Per evitare che il consumatore ludico finisse in carcere, venne fatta la legge che creava i Giudizi Speciali Federali. Cosi', a partire dal 2003 nessun consumatore e' stato piu' punito con il carcere. In altre parole, la prigione e' gia' finita per il consumatore da un po' di tempo.
Quando i fatti sopraricordati avvenivano alla fine del Governo di Cardoso, l'allora candidato Luiz Inacio Lula da Silva parlava degli equivoci di Cardoso e, basandosi su una lettera inviata al segretario generale dell'Onu, nel giugno del 1998, sosteneva la necessita' di una nuova politica delle droghe, come la non incriminazione del consumatore. Oggi, nel frattempo, Lula e' riuscito ad ottenere dal plenum della Camera l'approvazione del progetto di legge sulle droghe. Nel progetto il consumatore continuera' ad essere considerato un criminale. Praticamente facendo carta straccia della lettera di Lula a Kofi Annan. Oppure sara' che il "compagno" se l'e' dimenticata?
La criminalizzazione del consumatore rappresenta un passo indietro. La proibizione, nella modernita', viene trattata come una infrazione di tipo amministrativo e non di tipo penale. Cioe', la questione non e' di criminalita', ma di salute pubblica. E il consumatore finisce con l'essere vittima di se stesso. Diversamente da quello che avviene con i crimini, dove la vittima e' una terza persona. Per esempio, nel furto, esiste il ladro e la vittima che in forma violenta ha perso il possesso del suo bene. Nello stupro, compare la figura dell'uomo aggressore e della donna vittima.
I parlamentari del Pt (partito dei lavoratori) non hanno percepito, ad esempio, che stanno mandando il consumatore a prestare servizi alla comunita' con un marchio di criminale. Evidentemente, questo verra' discriminato e trattato come tale. E cosi' finira' con il prevalere il castigo e non la correzione.
Il Portogallo mantiene la proibizione dell'uso di droghe come sanzione amministrativa. Dello stesso tipo di quella che viene comminata quando si getta la spazzatura per strada, o si parcheggia l'automobile dove e' vietato. Percio' nulla a che fare con la polizia, la Giustizia penale, il Pubblico Ministero, ecc. Vale a dire, la polizia e la Giustizia devono curarsi dei trafficanti e non dei consumatori.
Dall'altra parte, il progetto del Pt distingue il consumatore dallo spacciatore per la piccola quantita', che viene lasciata comunque alla valutazione del giudice del processo criminale. Cosi' aumenteranno i ricorsi e il potere discrezionale: un giudice di Cabrobo' (PE) fara' le stesse valutazioni di un giudice di Porto Alegre?
A questo link si puo' leggere la lettera di Lula che e' stata consegnata a Kofi Annan. E' autentica, visto che io stesso ho presenziato alla sua consegna nella sede dell'Onu. Di piu': ne ho anche tenuto una copia.
Public Letter to Kofi Annan, June 1, 1998

* Gia' segretario antidroga del Brasile
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS