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Brasile. Anthony e la cortina di Cardoso
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Articolo di Wálter Fanganiello Maierovitch *
26 aprile 2004 18:15
 
L'incarcerazione dell'attore Marcello Anthony -sorpreso con 100 grammi di marijuana per uso personale- cade precisa per chi incolpa esclusivamente il consumatore dell'aumento della violenza e del rafforzamento delle associazioni criminali. Avvalorando la tesi ovvia che senza il consumo (la domanda) non ci sarebbe l'offerta.
La scorsa settimana l'ex presidente brasiliano Fernando Henrique Cardoso e' tornato a rendere omaggio a questa tesi nel corso di una conferenza con gli imprenditori. E' rimasto coerente con la politica sulle droghe che aveva portato avanti nel Paese durante la sua presidenza. Una politica segnata dall'adesione al fallimentare modello nordamericano e ai permessi concessi alla Cia, Dea e Nas per circolare e registrare conversazioni per tutto il territorio nazionale.
Cosi', come Bush aveva detto che i consumatori di droghe sostengono il terrorismo, e di conseguenza, erano responsabili dell'11 settembre e di Bin Laden, l'ex presidente Cardoso ha fatto dei consumatori di droghe i capi espiatori della violenza e della criminalita' organizzata, in particolare con riferimento alla situazione di Rio de Janeiro, e agli ultimi eventi della favela Rocinha.
L'unica differenza e' stata nella ritrattazione di Bush, fatta a fronte della reazione negativa che aveva avuto la societa' civile nordamericana. A questo proposito Cardoso usa queste tesi come una cortina di fumo. Per coprire, oltre la sua politica di criminalizzazione del consumatore, il Piano Nazionale di Sicurezza Pubblica che e' capitolato fragorosamente in mano alla criminalita' organizzata.
Va infatti ricordato che il piano di sicurezza di Cardoso, ideato prima dell'Apagão (l'interruzione prolungata del rifornimento elettrico del 2001), aveva avuto come principale obbiettivo quello dell'illuminazione delle strade pubbliche. Una tesi sostenuta nel 1886 dall'italiano Enrico Ferri, nella sua opera Sociologia Criminale: "In una strada buia, si commettono piu' crimini che altrove, bastera' illuminarla e questo si rivelera' piu' economico che costruire prigioni".

Attribuire tutta la colpa al consumatore mostra un difetto, quello della miopia. Il consumatore e' infatti l'anello piu' fragile di tutta una lunga catena composta da: capitale iniziale, coltivazioni, raccolta ed estrazione della materia prima, trasporto, raffinazione, distribuzione, vendita, corruzione, riciclaggio di denaro nel sistema finanziario, profitto e riciclaggio del capitale pulito in attivita' illecite, o solo formalmente lecite.

Negli anni 70 comincio' ad organizzarsi il cartello di Cáli grazie a José Santacruz Lodoño e ai fratelli Gilberto e Miguel Angel Rodrigues Orijuela. Questo cartello innovo' il sistema di ricerca dei capitali rivolgendosi alle forze imprenditoriali colombiane, offrendo grossi profitti e il mantenimento dell'anonimato.
Attraverso un rapporto di fiducia gli investitori ricevevano dividendi molto superiori rispetto a quelli offerti dal mercato finanziario legale. Alcuni di questi mettevano a disposizione i loro capitali, senza neppure sapere in quali affari sarebbero stati impiegati.
Il cartello di Cáli ha fatto scuola. E gli occulti fornitori di capitale continuano ad alimentare il narcotraffico nell'America del Sud. In Brasile, i servizi di intelligence -statali e federali- ancora non li hanno individuati e, stando al ministro della Giustizia, secondo una sua frase pronunciata senza prove, questi finanziatori si troverebbero in lussuosi appartamenti dell'avenida Vieira Souto ad Ipanema.
L'agenzia federale dell'intelligence finanziaria (Coaf), durante gli ultimi quattro anni del Governo Cardoso ha indagato su 568 casi di riciclaggio in Brasile. Dall'insediamento del Governo Lula ad oggi e' passato piu' di un anno, e nessuna indagine e' stata annunciata.
L'anello piu' potente della catena delle droghe, responsabile per la distribuzione capillare dell'offerta, e' quello rappresentato dall'economia che ne viene mossa: dal 3 al 5% del Pil mondiale. Annualmente il sistema bancario internazionale muove e ricicla 400 miliardi Usd.

La masticazione della foglia di coca e' datata 2.100 a.C.. A quell'epoca non c'era la criminalita' organizzata e neppure il sistema bancario, che permettesse di riciclare i capitali illeciti, come segnalato dalla Convenzione di Vienna del 1988.
Per opportunismo l'ex presidente Bill Clinton ha invertito la lettura basata sulla relazione domanda-offerta. Clinton sottolineo' che senza offerta di droghe non ci sarebbe stata la domanda. Da queste considerazioni e' partito il militarizzato Plan Colombia, ora sotto il comando di Bush, che avvelena i campi e i fiumi colombiani per eliminare le coltivazioni di coca.
Risultato: sia l'offerta che il consumo non sono diminuite. Sono arrivate anche le droghe sintetiche, consumate nel Primo Mondo, e che non hanno bisogno di materie prime naturali.
Andrebbe ricordato, inoltre, che senza precursori chimici non e' possibile la raffinazione della droga naturale e non e' possibile neppure la produzione delle droghe sintetiche. E che la Colombia non ha una industria chimica. Secondo un'altra ovvieta', senza precursori chimici non ci sarebbe ne' l'offerta ne' la domanda.

In questo contesto, l'attore Anthony che finisce in carcere e' ancora una volta il capo espiatorio, mentre Cardoso mantiene una cortina di fumo, per nascondere il fallimento delle sue politiche.


* Gia' segretario antidroga del Brasile
 
 
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