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Afghanistan. Venne rilasciata la "mente" del narcotraffico di Al Qaida
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Articolo di Alessandro Garzi
2 agosto 2004 19:14
 
I vertici americani in Afghanistan, rivela il settimanale statunitense Time, sembra che siano tormentati dalla decisione, presa alla fine del 2001 durante la caccia a Bin Laden, di considerare un arresto poco importante quello di Haji Juma Khan. Sembrerebbe infatti che la persona che venne scarcerata all'epoca sia in realta' la mente che sta dietro alla rete di narcotraffico che finanzia Al Qaida.
Secondo le agenzie antidroga occidentali, infatti, Khan, dopo il suo rilascio avrebbe organizzato tutta la rete per portare l'eroina afghana attraverso il Medio Oriente, l'Europa e l'Asia, ed ottenendo quei ricavi che servono per l'acquisto di armi ed esplosivi.
Gli agenti in Pakistan ed in Afghanistan, avrebbero trovato le prove secondo le quali Khan utilizzerebbe alcune navi da commercio per trasportare l'eroina attraverso il porto pakistano di Karachi. Al ritorno almeno tre navi avrebbero riportato indietro armi come esplosivo, mine anticarro scaricate in segreto nel porto e consegnate ai combattenti dei Taliban che si trovano all'interno.
La coltivazione dell'oppio ha reso notevolmente difficile il compito che gli Usa si erano prefissati dopo l'invasione: cacciare i Taliban, disarmare i signori della guerra e rafforzare il potere del presidente Hamid Karzai. Le cose, come sappiamo, sono andate diversamente: i signori della guerra sono sopravvissuti grazie all'oppio ed in funzione dello stesso, i Taliban, stanno riprendendo piede, ogni tentativo di Karzai di espandere il proprio potere al di fuori di Kabul e' reso vano dai vari eserciti irregolari.
Secondo una stima della Banca Mondiale, la meta' dell'economia afghana dipende dall'oppio. Nel 2003, la somma dei guadagni dei contadini e dei trafficanti afghani e' stata di 2,23 miliardi di dollari. Nel 2002 era stata di 1,3 miliardi. Ma una stima del vero guadagno di Al Qaida con l'eroina (cioe' anche quello che esce dall'Afghanistan, che e' la parte principale), viene calcolato, per difetto, dalle agenzie internazionali in "diverse decine di miliardi di dollari l'anno". Quest'anno si calcola che in Afghanistan verra' prodotto oppio per un valore di strada di circa 36 miliardi di dollari.
Al Qaida fa soldi con l'eroina da quando i Taliban governavano l'Afghanistan. Nonostante, in quanto fondamentalisti religiosi, dovessero considerare un taboo le droghe, lo stesso Bin Laden non ha mai pubblicamente condannato la vendita delle stesse. E secondo alcune fonti occidentali, fu proprio Khan a convincere l'allora leader afghano Mullah Omar a mettere il famoso bando sull'oppio, che ebbe come risultato quello di portare il prezzo al chilo da 30 dollari a quasi 650.
Al momento, Al Qaida ed i Taliban, non coltiverebbero direttamente l'oppio, ma si occuperebbero di mansioni piu' "strategiche", piu' in alto nella catena, dove i profitti sono ben piu' alti, come, ad esempio la difesa dei convogli, dei depositi e dei laboratori con le proprie milizie, come hanno scoperto lo scorso marzo gli stessi militari americani quando, dopo un conflitto a fuoco con membri di Al Qaida, hanno trovato un nascondiglio dove era stata stipata eroina per un valore di strada di 15 milioni di dollari.
In Afghanistan, le truppe americane non possono neanche tentare di tagliare il problema alla radice, distruggendo i campi coltivati: e' troppo alto il rischio di mettere a repentaglio la loro "amicizia" con alcune bande di signori della guerra e di peggiorare ulteriormente la situazione.
 
 
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