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 ITALIA - ITALIA - Nasce Ascia (Associazione sensibilizzazione canapa autoprodotta)
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Notizia 
22 marzo 2011 19:26
 
Se vieni scoperto con pochi grammi di marijuana in tasca, subisci solo le sanzioni amministrative (ritiro della patente, sequestro del veicolo, obbligo di cura, etc.); se coltivi una piantina di cannabis sul balcone di casa, rischi l'arresto e il processo e sei "marchiato" a vita. E' da questa "contraddizione" che partono i Radicali e la neonata associazione Ascia (Associazione sensibilizzazione canapa autoprodotta) per chiedere l'equiparazione della coltivazione domestica al possesso di marijuana.
"E' uno dei tanti paradossi della legge Fini-Giovanardi" ha sottolineato Claudia Sterzi, segretaria dell'Associazione radicale antiproibizionista, che ha spiegato come "contrariamente a quanto sostiene il governo, non ci sono dati scientifici appurati che la marijuana provochi dipendenza". "Il sottosegretario Carlo Giovanardi e il capo del Dipartimento antidroga Giovanni Serpelloni - ha aggiunto - ci stanno bombardando di studi sulla pericolosita' della marijuana, ma spesso gli studi se li inventano o manipolano i dati. La cannabis e' una delle sostanze meno tossiche al mondo, e' l'unica che non provoca morti ne' intossicati gravi".
Giancarlo Cecconi, presidente dell'Ascia, ha raccontato la sua esperienza: arrestato insieme a sua moglie perche' nella loro casa le forze dell'ordine hanno trovato alcune piantine di cannabis, ha cercato di spiegare che servivano esclusivamente al loro consumo domestico ma entrambi hanno dovuto passare una notte in carcere e subire un processo. "Perche' dei cittadini onesti, fiscalmente irreprensibili, sani, ottimi genitori e coniugi, devono subire delle umiliazioni e ritrovarsi etichettati come criminali?" ha detto. L'Ascia ha elaborato un "Bollettino della guerra dello Stato contro la canapa" che parla di oltre mille arresti nel 2010 per piccolo spaccio di questa sostanza, e "ogni giorno c'e' una media di 5-7 arresti". Ma la marijuana, sostiene Cecconi, "e' usata in varie religioni, viene citata perfino nella Bibbia, e poi ci sono tante persone malate di patologie gravi che la usano per alleviare i sintomi".
"Non vogliamo dire che la cannabis fa bene a tutti" ha precisato Claudia Sterzi. "A 14 anni - ha aggiunto Cecconi - fa male una canna cosi' come fa male un bicchiere di vino o bere sei caffe'". "Verso i consumatori di cannabis, che sono 4 milioni - ha concluso la deputata radicale Rita Bernardini - c'e' un vero accanimento".
 
 
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