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Italia. Milano capitale italiana del consumo di droga
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Notizia 
20 giugno 2008 17:41
 
Cannabis e cocaina sopra tutte, ma anche pasticche di amfetamina, allucinogeni e una preoccupante crescita dell'eroina fumata. E' Milano la capitale italiana del consumo di droghe, una vera e propria emergenza in cui quasi un cittadino su due ha fumato marijuana almeno una volta nella vita (44,7%), e circa uno su sei (14,8%) ha provato la 'polvere bianca'. A fotografare il rapporto tra i milanesi e le sostanze stupefacenti e' uno studio del dipartimento dipendenze della Asl Citta' di Milano, che ha fatto compilare un questionario europeo a piu' di tremila cittadini tra i 15 e i 64 anni. I risultati evidenziano nella citta' un trend sostanzialmente costante per l'uso di stupefacenti rispetto gli anni precedenti, a un livello pero' che supera il dato nazionale di 2-3 volte. Ma le cose potrebbero cambiare: 'La cocaina a Milano e' diffusa - sottolinea Sabrina Molinaro, del Dipartimento epidemiologia e servizi sanitari al Cnr di Pisa - ma nel resto d'Italia il suo consumo e' comunque in crescita, soprattutto tra gli studenti. E' un dato confermato anche a livello europeo: l'Italia e' al terzo posto, prima di noi ci sono solo Spagna e Gran Bretagna, per quanto riguarda l'aver consumato la sostanza almeno una volta negli ultimi 12 mesi'. Diversa la situazione della cannabis, piu' consumata soprattutto nel Centro Italia: 'Se nella popolazione generale sembra stabile il numero di chi ogni tanto ne fa uso, i consumatori piu' assidui stanno aumentando leggermente, una situazione quasi inversa rispetto alla coca, che porta l'Italia al quinto posto a livello europeo'. I dati dello studio 'possono essere proiettati sulla popolazione generale italiana - spiega Roberto Mollica, direttore dell'Osservatorio dipendenze Asl - la stima e' che oltre 135 mila persone hanno consumato cannabis almeno una volta nell'ultimo anno, circa 40 mila hanno consumato cocaina e circa 7 mila l'eroina. Le fasce piu' interessate sono i giovani tra i 15 e i 24 anni, ma con lo studio abbiamo notato che aumenta l'eta' media di inizio del consumo di sostanze: non perche' i giovani vengano coinvolti meno, ma perche' a loro si aggiungono quelli con eta' piu' avanzata, ad esempio chi ha piu' di 40 anni'. 'La droga oggi e' una sorta di doping della vita quotidiana - prosegue Riccardo Gatti, direttore dipartimento dipendenze della Asl - prima il grosso del suo mercato si basava sui tossicodipendenti che erano prossimi alla devianza e all'emarginazione, oggi non e' piu' cosi'. Non e' piu' una questione che riguarda luoghi o fasce di eta' circoscritti, ma la societa' intera: anche perche' ora la droga non si compra piu' dallo spacciatore, ma anche dal collega, dal compagno di scuola, e questo aumenta la penetrazione del mercato'. E se prima gli stupefacenti li usava solo chi viveva in un 'ambiente degradato', 'ora la grande maggioranza che si accosta alle droghe lo fa perche' il mercato le ha trasformate in un bene di consumo', continua Gatti. Tanto che 'sta nascendo il fenomeno che riguarda i giovanissimi tra i 15 e i 17 anni, che si avvicinano all'eroina fumata perche' non hanno di questa droga quell'immagine negativa che ha invece chi e' piu' vecchio'. Infine, aggiunge lo studio, e' sempre piu' alto il numero di chi si ubriaca usando l'alcol come se fosse una droga, mentre arriva a circa il 30% la percentuale di chi, nel corso dell'ultimo anno, ha consumato piu' di una sostanza stupefacente: sono i cosiddetti poli-assuntori, 'in aumento in Italia - conclude Molinaro - pero', se ad esempio l'80% di chi usa la coca fuma anche la cannabis, con le canne e' vero il contrario: il 75% fuma solo quella, e solo il 25% le associa a qualcos'altro'.    
 
 
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