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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica. Odg del consiglio comunale di Torino
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14 gennaio 2014 10:13
 
Il Consiglio comunale di Torino ha approvato con 24 voti favorevoli, tre contrari e una astensione, un ordine del giorno (primo firmatario il radicale Silvio Viale), sottoscritto da consiglieri di maggioranza e di minoranza che invita la Regione Piemonte a concedere l'utilizzo di farmaci a base di cannabinolo. Inoltre, il documento invita anche il ministero della Sanita' ad autorizzare la produzione di tali farmaci, sia su base naturale, sia su base sintetica, che attualmente possono solo essere importati. Il provvedimento segnala in termini positivi l'esempio della Regione Veneto dove e' stata approvata una legge che consente sperimentalmente la distribuzione di farmaci derivati dalla cannabis, in ospedali e farmacie, dietro prescrizione medica, mentre Liguria e Toscana hanno autorizzato i propri cittadini a ricorrere a questo tipo di farmaci.
Il Consiglio comunale di Torino ha poi approvato un ordine del giorno che invita il Parlamento italiano ad affrontare il tema del "passaggio da un impianto di tipo proibizionistico ad un impianto di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe cosiddette 'leggere'", con particolare riferimento alla cannabis e ai suoi derivati. Ferme restando, viene specificato, "le normative repressive del traffico internazionale e clandestino di droghe, oggetto di convenzioni internazionali". Il provvedimento e' stato approvato di stretta misura, con 15 voti a favore, 13 contrari e 6 astenuti. Primo firmatario dell'ordine del giorno e' Marco Grimaldi (Sel).

Qui gli ordini del giorno approvati dal consiglio comunale


Silvio Viale (consigliere comunale radicale nel gruppo PD) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani) hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
Il 9 settembre 1996 il Consiglio Comunale di Torino (con sindaco Valentino Castellani) approvò un ordine del giorno (primi firmatari Carmelo Palma - radicale del gruppo consiliare di "Alleanza per Torino" - e Silvio Viale, allora capogruppo dei Verdi) a sostegno di politiche antiproibizioniste a 360 gradi (legalizzazione cannabis, sperimentazione narcosale, pill test, somministrazione controllata eroina).
Il 14 gennaio 2008 (con sindaco Sergio Chiamparino), dopo la nostra petizione pro-narcosale, il Consiglio Comunale di Torino approvò una mozione (primo firmatario Andrea Giorgis del PD, fra i firmatari anche Domenica Genisio) che, pur respingendo la proposta di narcosale, impegnava il Sindaco e la Giunta a sollecitare il governo a “definire le modifiche legislative necessarie per avviare una sperimentazione sulla somministrazione controllata di eroina in ambito sanitario analoga a quella avvenuta in altri paesi”.
Non c’è il due senza il tre: i due ordini del giorno "Viale" e "Grimaldi" approvati ieri sera in Consiglio Comunale per la legalizzazione della cannabis ma anche per l'abolizione della legge “Fini-Giovanardi” sono la logica continuazione di un percorso iniziato nel 1996 e mai sconfessato dalle varie amministrazioni comunali, tutte di centro-sinistra, che si sono avvicendate in questi anni alla guida della città.
Proprio sulla base dei provvedimenti citati, è francamente assurdo che il Presidente del Consiglio Comunale abbia respinto la nostra proposta di indire un referendum comunale consultivo, da abbinare alle prossime elezioni europee, per chiedere ai cittadini torinesi la loro opinione sulle narcosale (non chiamatele “stanze del buco”!) e sull’ “Agenzia cittadina sulle tossicodipendenze”, istituita con deliberazione del Consiglio Comunale di Torino del 18 marzo 1996 e mai entrata effettivamente in funzione.

"Paolo Borsellino spiego' dettagliatamente agli studenti di una scuola di Bassano del Grappa che, oltre ai devastanti effetti socio sanitari, la liberalizzazione o la legalizzazione della cannabis sarebbe stato anche uno straordinario regalo alla mafia per incrementare i suoi traffici illeciti". Lo sottolinea il senatore Ncd, Carlo Giovanardi aggiungendo: "Al Consiglio Comunale di Torino e a quei parlamentari che a parole esaltano l'eroe Borsellino, assassinato dalla mafia, e poi ne tradiscono la memoria e il pensiero consiglio di visionare con attenzione i sei minuti del video, rintracciabili sui siti internet, prima di continuare a dire sciocchezze sulla legalizzazione della cannabis che 'taglierebbe le unghie' alla criminalita' organizzata".

 
 
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