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 ITALIA - ITALIA - Cannabis. In carcere a Firenze per vendita legale di semi, il PD della Toscana batte un colpo
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7 maggio 2010 16:08
 
'Una detenzione ingiustificata: due giovani toscani incensurati gia' da dieci giorni in carcere a Sollicciano per 'istigazione all'uso di sostanze stupefacenti. Ci auguriamo che presto possano tornare a casa mettendo fine a una vicenda paradossale. E' come se incarcerassero un commerciante dei famosi coltelli di Scarperia perche' qualcuno ha usato l'arma per ferire o commettere un reato'. Lo ha detto Enzo Brogi, consigliere regionale del Pd, aprendo la conferenza stampa svoltasi stamani a Firenze per mettere in luce la storia di Marco Gasparrini e Luigi Bargelli, cittadini di Vicchio del Mugello (il primo e' anche vicepresidente Pd del Consiglio comunale), arrestati la scorsa settimana per la vendita su internet di semi di marijuana e detenuti a Sollicciano.
Ieri tre consiglieri regionali del Pd, Alessia Ballini, Nicola Danti e lo stesso Brogi, si erano recati a Sollicciano per una visita al carcere. Presente alla conferenza stampa anche il garante per i detenuti del comune di Firenze, l'onorevole Franco Corleone. Brogi ha anche ricordato che l'impegno del gruppo Pd in Regione sul tema delle carceri e dei diritti dei detenuti viene da lontano.
'Uno dei primi atti di Enrico Rossi - ha detto - e' stato quello della consegna dei materassi nelle carceri toscane. Un fatto importante, un impegno che continuera' con la rapida nomina di un garante regionale per i detenuti'.
Alessia Ballini ha sostenuto che e' necessario tenere accesi i riflettori sulla vicenda dei due giovani di Vicchio: 'Non abbiamo inteso, con la nostra iniziativa entrare in ambiti legati al dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere, ne' pensato ad altro. Siamo solidali con Gasparrini e Bargelli e chiediamo che tornino presto in liberta''.
Nicola Danti ha ricordato che, pochi giorni fa, il consiglio comunale di Vicchio ha approvato all'unanimita' un ordine del giorno a favore dei due detenuti. 'Non si capisce perche' siano in carcere - ha detto Danti - non essendoci pericolo di reiterazione del reato (l'attivita' di commercio online e' stata chiusa, ndr), ne' rischi di fuga o di pericolosita' sociale'.
Franco Corleone ha sottolineato la gravita' della situazione: 'A Sollicciano ci sono fin troppi detenuti per averne due 'abusivi', incarcerati impropriamente. Un fatto incomprensibile: i giudici di Bolzano avevano probabilmente ben poco da fare nella loro felice terra se hanno deciso di manovrare le truppe fino nel Mugello. L'accusa appare basata su un reato di opinione, l'istigazione a un uso non provato visto che con i semi si puo' tutta al piu' far crescere una piantina ed e' tutto da dimostrare a quale scopo. Mi auguro che il Tribunale della Liberta' faccia uscire in fretta le due persone 'abusivamente' detenute'.
Corleone, infine, ha ricordato che nelle carceri toscane oltre il 30% degli 'inquilini' sono reclusi per reati legati alla tossicodipendenza, mentre dovrebbero usufruire di misure e percorsi di recupero alternativi al carcere.
 
 
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