Il neo presidente eletto della Colombia, Alvaro Uribe, dovra' aumentare del 100 per cento gli investimenti per lottare contro il narcotraffico e la guerriglia, prima che gli Usa aumentino a loro volta i loro fondi per il Plan Colombia. Questo il senso dell'intervista pubblicata ieri dal quotidiano "The Miami Herald" allo zar antidroga statunitense, John Walters.
La Casa Bianca spera "in un aumento significativo della percentuale del prodotto interno lordo che la Colombia destina in spese militari e di sicurezza, che non sono al livello di un Paese in guerra". La Colombia infatti investe il 3,5% del Pil, e se gli Usa hanno investito fino al 12% del loro Pil in momenti di guerra, per la Colombia, secondo Walters, la percentuale dovrebbe essere del 7%.
Gli aiuti statunitensi al Paese andino superano i mille milioni di dollari l'anno, facendo diventare la Colombia il terzo Paese, dopo Israele ed Egitto, che riceve aiuti Usa, e Walters ha percio' aggiunto: "possiamo parlare di aggiustamenti dell'assistenza statunitense, ma non combatteremo la guerra al posto dei colombiani".