La coltivazione del papavero da oppio e' quasi triplicata lo scorso anno in Messico ma si e' "grandemente ridotta" in Pakistan, secondo quanto rivela un rapporto del Dipartimento di Stato pubblicato oggi a Washington.
Nonostante il considerevole aumento registrato in Messico, funzionari Usa hanno lodato il livello di cooperazione delle autorita' messicane nella lotta contro i narcotrafficanti.
Lo studio, intitolato "Rapporto sulla strategia del controllo internazionale sui narcotici", conferma le informazioni sulla ripresa della coltivazione del papavero da oppio in Afghanistan dopo la caduta del regime dei Taliban.
Il rapporto indica poi che si sta assistendo ad un probabile aumento della produzione di cocaina in Colombia, droga che, assieme all'eroina, e' la piu' temuta dagli Stati uniti a causa dell'enorme potenziale mercato che il Paese rappresenta per i vari cartelli di narcotrafficanti.
Il dato sulla Colombia, che non e' quello definitivo sembra in drammatica antitesi con quanto dichiarato ancora ieri dalle autorita' di Bogota' secondo le quali la produzione di cocaina in Colombia e' "in forte calo". Essenzialmente stabili rispetto agli anni scorsi i livelli di produzione della cocaina in Peru' e in Bolivia, rispettivamente secondo e terzo produttore mondiale. Il Messico, infine, ha fatto registrare anche un aumento, comunque infriore a quello del papavero, nella produzione di marijuana, che e' passata da 7000 a 7400 tonnellate.