Secondo quanto emerge da una ricerca, pubblicata sulla rivista Journal of the American Medical Association, l'uso continuativo e in "quantita' significative" di marijuana puo' creare problemi all'attivita' cerebrale.
Perdita di memoria e deficit di attenzione sarebbero le mancanze piu' frequenti, come hanno mostrato alcuni studi comparativi, effettuati tra il 1997 e il 2000 in varie cliniche americane, dai ricercatori guidati da Nadia Solowij della University of New South Wales in Australia.
La conclusione dello studio e' pero' smentita dai risultati del lavoro di un altro ricercatore, pubblicati nello stesso numero della rivista. Harrison Pope -Universita' di Harvard- sostiene che la ricerca guidata dalla Solowij non abbia tenuto conto del possibile uso di altri farmaci da parte dei consumatori di marijuana, o di atre patologie di cui potevano soffrire. Pope aggiunge che recenti studi neuropsicologici sui consumatori di lungo termine non hanno rilevato tracce dei problemi segnalati dalla ricerca della Solowij.