Cinque deputati Usa, con un documento inviato a Otto Reich, appena insediatosi come Segretario di Stato aggiunto per l'America Latina, chiedono di "sospendere l'assistenza alla Forza de Tarea Expedicionaria (Forza Operativa di Missione) e a tutte le altre unita' abusive delle forze di sicurezza" che operano nel dipartimento del Chapare.
I deputati Usa supportano la loro richiesta in base alla Legge Leahy: non possono essere assegnati fondi a forze militari o di polizia di un Paese straniero, se il Segretario di Stato ha delle prove che vengano violati i diritti umani. Nel loro rapporto indicano che tra il 6 novembre dello scorso anno e il 7 febbraio 2002 "10 cocaleros e quattro membri delle forze di sicurezza sono stati assassinati", e che piu' di 350 manifestanti sono stati arrestati, e altri, feriti. Dal 1998 sono stati 56 i cocaleros che hanno perso la vita per effetto della repressione alle coltivazioni di coca, e solo tre di questi fatti sono arrivati di fronte alla Giustizia, senza comunque nessuna conclusione, secondo i dati dell'Assemblea Permanente dei Diritti Umani della Bolivia. Da cio' la richiesta dei parlamentari di aprire un'indagine sugli eventuali abusi commessi dalle forze dell'ordine boliviane, finanziate anche con denaro statunitense.
Capitolo a parte e particolare attenzione e' stata dedicata alla Forza de Tarea Expedicionaria, che, non facendo parte dell'Esercito, e' una forza "irregolare", creata ad hoc per mantenere libere le strade dai blocchi dei cocaleros, a cui vengono imputate le violenze maggiori.
La prima risposta arriva dal cancelliere boliviano Gustavo Fernandez: "noi abbiamo i nostri rapporti" e la violazione dei diritti umani non e' la politica di Stato. Ma non si e' dichiarato preoccupato per questa richiesta di sospensione degli aiuti militari, visto che la lotta al narcotraffico e' un'azione congiunta e i fondi Usa non sono da considerarsi un "regalo".