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Usa. Consumatori cronici e saltuari
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Notizia 
17 ottobre 2001 20:06
 
Un studio "controverso" afferma che l'uso casuale di droghe e sostanze illegali non ha effetti sulle condizioni di lavoro, e suggerisce che i programmi di riabilitazione e di disintossicazione debbano essere indirizzati nei confronti dei consumatori abituali, definiti "problematici" e non genericamente verso tutti i consumatori. Lo studio basato su dati di una inchiesta sull'abuso di droghe del 1997, ha concluso che i consumatori saltuari non hanno problemi di lavoro, ne' nel cercarlo, ne' nel mantenerlo esattamente come i non consumatori. I problemi arrivano invece quando il consumatore e' cronico, come per gli alcoolisti.
La Ricerca sull'abuso delle sostanze e' stata finanziata dalla Fondazione Robert Wood Johnson e condotta da Michael T. Franch dell'Universita' di Miami in Florida. Il campione degli intervistati e' stato di 4 mila uomini e 5.700 donne, tutti tra i 25 e i 29 anni. I consumatori cronici sono risultati il 4% degli intervistati, mentre quelli saltuari l'8%.
La ricerca ha suscitato molte perplessita', fra tutti spicca la reazione di Rafael Lamaitre, portavoce del Dipartimento Nazionale della politica di Controllo sulle Droghe della Casa Bianca, che ha detto: "nessuno gradirebbe sapere che l'autista dello scuolabus del proprio figlio e' un consumatore di droga, indipendentemente dal fatto che sia saltuario o cronico".
 
 
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