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Usa. Alaska. Voci contrarie alla legalizzazione della marijuana
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15 ottobre 2004 19:50
 
Il governatore, un rappresentante di una categoria medica e la polizia hanno espresso il loro dissenso sul referendum che si terra' il prossimo due novembre, per la legalizzazione della marijuana. Il quale potrebbe creare molti danni: a partire dagli scolari per arrivare alle relazioni dello Stato con le forze armate.
La Measure 2 legalizzerebbe il consumo, la coltivazione e la cessione della marijuana per i maggiori di 21 anni, e permetterebbe allo Stato di regolarla e tassarla.
Il governatore Frank Murkowski ha detto "E' in gioco il bene comune dello Stato. I militari qui hanno un ruolo importante, e la legalizzazione potrebbe compromettere le buone relazioni esistenti. Infatti in Alaska c'e' il maggiore centro di addestramento per i militari. E questi sono importanti fattori per lo Stato".
Ma per il professore Tim Hinterberger, dell'universita' dell'Alaska e sostenitore del referendum, queste affermazioni sono una tattica per terrorizzare l'opinione pubblica.
Anche il responsabile della politica sulle droghe dello Stato, Scott Burns, ha fatto dichiarazioni contro il voto positivo. Il dottor Paul Worrell, presidente di un'associazione medica privata, con circa seicento iscritti, e' contrario alla legalizzazione, perche' ritiene che questo sia un passo verso la legalizzazione delle altre droghe e che invece occorra scoraggiarne il consumo per motivi di sanita' pubblica. "Su centinaia di tossicodipendenti, molti hanno iniziato proprio con la marijuana. Molti malati di asma, con enfisemi, cancro ai polmoni e altre malattie, possono incolpare la marijuana".
Il colonnello Julia Grimes, direttore dell'Alaska State Troopers, e Audie Holloway, capo della polizia di Anchorage, hanno dichiarato che la marijuana e' responsabile di numerosi incidenti mortali e non, cosi' come molti casi di omicidi sono connessi alla coltivazione e ai guadagni illeciti degli stupefacenti. "La legalizzazione -dichiarano- non e' un solo un affare personale, ma ha effetti anche su coloro che non consumano le droghe".
 
 
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