Un'inchiesta sulla percezione della droga, realizzata da Interconsult per il quotidiano El Pais di Montevideo, ha fornito delle interessanti risposte. Il 79% degli intervistati crede che il consumo di droghe sia cresciuto negli ultimi anni, e solo il 15% lo ritiene un problema minore. Se nel 1998 un'inchiesta simile segnalava che il consumo di stupefacenti era il quarto motivo per l'aumento della criminalita', nel febbraio 2001 era salito al secondo posto. Nell'ultima inchiesta (febbraio 2002) il 68% degli intervistati ritiene che questo sia un problema di tutta la societa', contro il 27% che lo considera strettamente individuale.
Sul perche' una persona ricorre all'uso di droga, le risposte si diversificano. Al primo posto con il 38% la causa e' nella disintegrazione familiare, al secondo posto con il 17% lo stimolo e' dato dal contesto sociale. Seguono: la societa' consumistica, la perdita di valori delle societa' moderne, i problemi economici e la mancanza di informazioni sui danni correlati.
Sulle soluzioni politiche, e in particolare sull'opzione di liberalizzare o proseguire a proibire, il 65% crede che non si debba legalizzare la vendita di droga, contro un 27% che si dichiara favorevole. I piu' antiproibizionisti sono persone nella fascia di eta' tra i 35 e i 45 anni e appartenenti ad una classe sociale elevata.