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Spagna. Valencia: dibattito sull'uso terapeutico della cannabis
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Notizia 
14 novembre 2001 17:02
 
Oggi in Commissione Sanita' delle Cortes di Valencia il gruppo del Partito Popolare ha respinto la proposta del gruppo Socialista di autorizzare l'uso terapeutico della cannabis. A nulla sono valse le argomentazione della deputata socialista, Maria José Mendoza, nell'elencare le virtu' della cannabis e dei suoi derivati nelle terapie dei malati di cancro e di Aids, che oggi a causa dell'illegalita' non possono sfruttare completamente i suoi benefici. A nulla sono serviti gli studi e le ricerche sui principi attivi illustrati, sulla validita' anche economica e sociale della cannabis come stanno discutendo con l'accordo di tutti gruppi parlamentari in Catalogna.
Il portavoce del gruppo Popolare, Antonio Clemente, ha bollato cosi' la proposta: "scientificamente scorretta, opportunista politicamente e socialmente molto pericolosa". Clemente ha anche accusato i socialisti di dare un'immagine eccessivamente positiva della droga, cosi' che i giovani possono pensare che se una cosa serve per curare, perche' mai non potrebbe essere consumata.
Se i socialisti hanno tenuto a precisare che il dibattito era sull'uso terapeutico e non su quello ludico, la deputata della Sinistra Unita, Angela Llinares, ha rilanciato che il suo gruppo difende il principio per cui la cannabis "deve avere un uso libero non solo per gli effetti terapeutici, ma per tutti gli usi", proponendo un paragone con il proibizionismo dell'alcool negli Usa. Llinares ha polemicamente denunciato i guadagni illeciti della mafia generati dal proibizionismo e al contempo i guadagni delle industrie farmaceutiche, proponendo che l'erba dovrebbe essere "pubblica".
 
 
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