www.clubdenit.com e' il sito del Governo delle Baleari dedicato all'ozio e al tempo libero dei giovani, un sito voluto e sponsorizzato dalla Consejeria (una sorta di ministero) del Benessere Sociale, diretto da Fernanda Caro, Sinistra Unita.
"Se ti piace passare buona parte del tuo tempo libero uscendo di notte, andando per locali e discoteche, allora Clubdenit e' il sito fatto apposta per te" recita la home page, da cui si puo' accedere a molti servizi, dalle iniziative, l'agenda dell'ozio, ai forum. In un settore, quello che ha suscitato anche molte polemiche, "Informazioni sulle droghe", appare la lista di una serie di sostanze legali e illegali: alcol, tabacco, cannabis, acidi, ketamina, ecstasy, Gbh (ecstasy liquido), speed/anfetamine, cocaina e altre. Cliccando sulle varie sostanze si apre un'ulteriore pagina dove si puo' scegliere l'opzione "chiedo di saperne di piu'". A questo punto si apre una finestra con il classico segnale stradale di pericolo "avvertenza: contenuto esplicito - per accedere a questa pagina devi avere piu' di 18 anni o essere un consumatore abituale di droghe". "Lo sono" e "non lo sono" sono le due opzioni, solo scegliendo la prima si puo' avere le informazioni sulla sostanza scelta, altrimenti si viene rimandati alla prima pagina.
Per ciascuna sostanza vengono date le informazioni generiche sulla sua natura e composizione, sugli effetti e i rischi, ma poi si puo' anche ricevere dei consigli su come consumare e come comportarsi nelle situazioni di rischio in cui ci si puo' venire a trovare. Solo qualche esempio. La cocaina e' bene non tirarla sempre dalla stessa narice, per l'ecstasy e' bene non fidarsi di pasticche nuove e inizialmente consumarla in piccole quantita', gli acidi e' preferibile assumerli in compagnia di persone con cui si ha confidenza senza mescolarla con altre sostanze.
Il Partito Popolare delle Baleari, ha chiesto le dimissioni della Consigliera: "e' molto grave, sbagliato e non educativo sommare diversivi e ozio giovanile con il consumo di droghe". La Caro ha ribattuto che, se i giovani che lo scorso fine settimana a Malaga sono morti per ecstasy, avessero avuto un programma di prevenzione di questo tipo, forse non gli sarebbe successo nulla.