Piero Luigi Vigna, procuratore nazionale antimafia, ha firmato a Mosca un importante accordo con la procura generale russa per garantire un flusso reciproco diretto di informazioni sul crimine organizzato, coinvolto nel traffico di droga, prostituzione, commercio di esseri umani e di organi. E proprio dall'Italia, secondo quanto emerso a margine dell'incontro, opererebbero, per motivi di sicurezza, alcuni boss della mafia russa.
"Quello firmato e' un verbale di intesa, primo passo verso un'auspicata collaborazione a tutto campo nella lotta contro il crimine organizzato", ha detto Vigna. La Russia e' importante perche' primo produttore di droga sintetica del mondo che controlla a sud zone di produzione dell'oppio e quindi dell'eroina ed e' zona chiave di transito dall'Asia Centrale e dall'Afghanistan verso Occidente.
Vigna sottolinea che i problemi non mancano, dalla differenza di legislazione e di priorita', dalla sospetta corruzione di una parte del sistema bancario alla mancanza di strutture centralizzate di lotta alla mafia, nonche' di una grande banca dati sulle attivita' finanziarie criminali. Quest'ultima pero' in Russia si sta ora realizzando.