Washington quest'anno ha deciso di triplicare gli aiuti per la lotta alla droga da destinare al Peru'. Le coltivazioni di coca sono stabili (dai 34.200 ettari del 2000 ai 34.000 registrati nel 2001), aumentano leggermente quelle di papavero da oppio, ma la causa del triplicamento degli aiuti statunitensi e' dovuta ad un altro fattore, ovvero alle previsioni ottimistiche per gli esiti del Plan Colombia.
Vale a dire: se la distruzione delle piantagioni di foglia di coca funziona in Colombia, il rischio, o meglio la certezza, e' che queste si sposteranno di nuovo in Peru', praticamente tornando a casa. Infatti nel 1998 era il Peru' che deteneva il primato di produzione di coca, primato che oggi, invece, spetta alla Colombia. I due Paesi si dividono una frontiera lunga 1.500 chilometri, dove si realizzano frequenti sconfinamenti delle Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) proprio per motivi legati al narcotraffico. Le stesse coltivazioni di papavero da oppio sembrano avere questa origine. Sono diverse le testimonianze che indicano i colombiani come quelli che hanno portato i semi e spiegato i benefici di queste nuove colture ai contadini peruviani.
A confermare questa interpretazione e' lo stesso ambasciatore statunitense a Lima, John Hamilton: "andiamo a triplicare gli aiuti antinarcotici in Peru' quest'anno, perche' vogliamo anticipare, che se il Plan Colombia ha successo, potrebbe esserci uno spostamento delle coltivazioni qui". Dai 50 milioni di Usd, cifra stanziata negli ultimi cinque anni, si passera' cosi' a 156 milioni di Usd.