Il ministro della Pubblica Sicurezza della Repubblica Popolare cinese, Jia Chungwang, ha sottoscritto con il ministro degli Esteri peruviano, Diego Garcia Sayan, un protocollo di cooperazione Antidroga. Garcia Sayan ha affermato che le azioni antidroga possono migliorare solo se si sviluppano in un contesto di maggiore cooperazione mondiale e sotto il principio della responsabilita' reciproca. Il protocollo regola diversi aspetti: dal controllo della produzione, al traffico e al consumo di droghe, e sara' utile per meglio indirizzare la cooperazione tra i due Paesi. Il ministro peruviano ha inoltre sottolineato come la rete collegata al commercio illegale di stupefacenti si presenta "in maniera preoccupante" in diversi Paesi come il Peru' e la Cina, e provoca "una sequenza di corruzione, violenza, danno ambientale, squilibrio economico e morte". Il ministro cinese da parte sua ha ribadito i buoni rapporti tra i due Paesi, segnalando che la cooperazione si estendera' anche nella lotta contro la corruzione.
E proprio sulla corruzione, tra i due Paesi e' da segnalare un vecchio scheletro nell'armadio, ereditato dall'epoca della presidenza di Alberto Fujimori, per il quale il ministro cinese ha dichiarato piena disponibilita' a cooperare con la giustizia peruviana. I fatti si riferiscono all'ex presidente del Consiglio dei ministri, Victor Joy Way Rojas, su cui pendono delle accuse di arricchimento illecito per un lavoro di lobbyng fatto con delle imprese cinesi da cui il Peru' acquisto' armi, trattori e medicine. Tenendo presente che le imprese cinesi sono statali, le "mazzette" sarebbero state date da funzionari statali cinesi.