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Onu/Undcp. il neo eletto Antonio Maria Costa: Arlacchi? Il rapporto assai negativo dell'Onu parla da solo
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Notizia 
15 marzo 2002 9:43
 
Intervista del quotidiano "Corriere della sera" al neo-responsabile dell'Undcp, Antonio Maria Costa, che sostanzialmente, ribadise i punti che aveva evidenziato in una precedente intervista rilasciata a Radio24.
Ma ci sono alcune puntualizzazioni che sono interessanti.
Sulla passata gestione dell'ufficio antidroga dell'Onu, Costa dice: "Non conosco il professor Arlacchi. Il rapporto, assai negativo, degli ispettori Onu parla da solo. Io ho intenzione di fare un grosso sforzo per rendere le spese trasparenti al massimo, rafforzando la credibilita' dell'organizzazione e il pieno rispetto dei Paesi membri. Gran parte dei fondi dell'agenzia sono volontari e non vengono dal bilancio dell'Onu. Di conseguenza, solo recuperando la fiducia dei donatori, questi ultimi saranno disposti a continuare, e magari aumentare, i contributi rispetto ai livelli del passato. E poi, entro breve, quest'istituzione multilaterale dovra' tornare ad essere un'orchestra sinfonica che permette ai vari strumenti di suonare secondo lo stesso spartito".
Messi i puntini sulle "i" della gestione di Pino Arlacchi, e prese le distanze, Antonio Maria Costa ricorda che la lotta al riciclaggio sara' di primaria importanzam in accordo con la Financial Action task force dell'Ocse. I punti caldi sono l'Asia Centrale (Afghanistan al primo posto), America Latina e il cosiddetto Trinagolo d'oro: "zone dove debolezza dei Governi nzionali, corruzione e fanatismo religioso hanno creato isole dove terrorismo, criminalita' e droghe imperversano indisturbati". Quindi diversificazione delle colture e, per vincere la battaglia: "le istituzioni piu' piccole, battagliere e creative, devono emergere come la punta di diamante collaborando e facendo leva sulle mega-istituzioni con grandi risorse ma meno flessibilita'. Per avere successo l'agenzia deve fare leva sulle grandi istituzioni multilaterali, come Banca Mondiale e Fao. E anche sull'Unione Europea che ha grosse risorse in questo settore per fornire assistenza tecnica, ma non ha un mandato preciso. La novita' importante sara' il coinvolgimento del settore privato".
 
 
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