Dopo piu' di una settimana dalla pubblicazione, ecco che arriva il primo -e unico, per ora- commento al Rapporto dell'International Narcotic Control Board (Incb), da parte di un politico italiano. E' quello dei Radicali, nelle persone dell'eurodeputato Marco Cappato, e del dirigente del Partito Radicale Transnazionale Marco Perduca.
"Ogni anno l'International Narcotics Control Board si esercita nel ruolo di censore e si avventura in critiche non solo relativamente alle scelte degli Stati parte delle Convenzioni internazionali, ma anche di chiunque proponga politiche alternative al regime antiproibizionista internazionale.
Mentre attendiamo ancora una seria verifica da parte dell'ONU sulle politiche proibizioniste promosse negli ultimi anni in particolare da Pino Arlacchi, ci appelliamo a quegli Stati che hanno preso la decisione di iniziare un cammino di riforma legislativa in materie di droghe, affinché rispondano con fermezza all?INCB. In particolare chiediamo loro di sottomettere all'attenzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità gli studi scientifici che comprovano il basso grado di rischio e tossicità collegato all'uso e all'abuso di cannabis, in particolare sulla minore pericolosità rispetto a alcol e tabacco. In tal modo, quegli Stati potrebbero formalmente proporre la "declassificazione" della cannabis, oggi inclusa dalle Tabelle ONU nella stessa categoria dell'eroina.
Nelle prossime settimane il Partito Radicale Transnazionale parteciperà alla Commissione ONU sugli stupefacenti denunciando i fallimenti delle politiche di sviluppo alternativo e di eradicazione delle colture in America latina e Asia. Anche in ragione di tali fallimenti, chiederemo ai governi nazionali di avanzare proposte formali di emendamento delle Convenzioni. Tale obiettivo sarà affrontato nell'ambito dei lavori del 38esimo congresso del PRT a Ginevra dal 4 al 7 aprile prossimi".