"Legittima soddisfazione nell'apprendere che Pino Arlacchi e' stato letteralmente cacciato da Kofi Annan per la sua gestione poco trasparente e per le polemiche scaturite dalle assurde iniziative a favore del regime afghano". Con queste parole i deputati di Alleanza Nazionale Enzo Fragala' e Nino Lo Presti salutano
la fine dell'incarico di Pino Arlacchi all'agenzia Onu per la lotta alla droga.
Secondo i due deputati la proroga di qualche mese del mandato, che scadeva il 28 febbraio 2002, e' stata concessa solo per salvare la faccia, ma si tratta di una "proroga ingiustificata e ingiustificabile, dal momento che il governo dovra' scegliere un personaggio di prestigio, con manifeste capacita', che possa sostituire il rappresentante italiano in sede Onu, in un clima internazionale incandescente".