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Onu. Incb: rapporto sull'effetto degli stupefacenti sulla societa'
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Notizia 
2 marzo 2004 19:46
 
Il rapporto annuale 2003 della Commissione internazionale per il controllo degli stupefacenti (Inbc), con sede a Vienna, ha esaminato le conseguenze sulla vita quotidiana a livello urbano della microcriminalita' e della violenza connesse con l'abuso di stupefacenti.
L'Incb, che e' un organo indipendente ma appoggiato dall'Onu, nel rapporto 2003, del quale e' stata presentata la prima parte, invita i Governi a prestare attenzione speciale al microtraffico, cioe' a quel miscuglio di abuso di stupefacenti a livello locale e piccola criminalita', il cui effetto generale non e' meno grave delle conseguenze a livello macropolitico e transnazionale del traffico di stupefacenti condotto dalla criminalita' organizzata.
"Il tessuto sociale e' messo continuamente alla prova dalla presenza di atti criminali legati agli stupefacenti", scrive il rapporto. "Comunita' che soffrono in maniera sproporzionata di reati violenti connessi con gli stupefacenti soffrono anche di un alto livello di altra criminalita' e dei disturbi della societa' civile ad essa associati".
Il rapporto esamina le varie situazioni in termini di area continentale, cosi' come il traffico di medicinali soggetti a ricetta attraverso l'Internet, la scarsa disponibilita' di antidolorifici in aree piu' povere dei paesi in via di sviluppo e anche la portata piu' ampia delle misure di riduzione del danno da stupefacenti.
L'International Narcotics Control Board (Incb) e' un organo di controllo indipendente sull'attuazione delle convenzioni dell'Onu, istituito nel 1968 in base alla Convenzione internazionale sugli stupefacenti del 1961 ma con predecessori fin dai tempi della Lega delle Nazioni. Da una parte cerca di spingere i governi a rispettare i trattati sul controllo degli stupefacenti, dall'altra li assiste in questa direzione. Tra i suoi compiti anche quello di individuare i punti di debolezza nei sistemi di controllo nazionali e internazionali, cosi' come consigliare in quale direzione indirizzare nuovi sforzi.
Una differenza rispetto all'Ufficio dell'Onu per la lotta alla criminalita' e al traffico degli stupefacenti (Unodc), che appoggia anche economicamente le attivita' dell'Incb e della sua segreteria a Vienna, e' nel fatto che l'Incb si occupa di droghe lecite, mentre l'Unodc e' impegnato nella lotta a quelle illecite. Questi alcuni dei punti affrontati:

MISURE DI RIDUZIONE DEL DANNO DA STUPEFACENTI- l'Incb ricorda che i provvedimenti per la riduzione delle conseguenze nefaste dell'uso degli stupefacenti vanno sempre studiati all'interno di una strategia di riduzione della domanda, e non in sostituzione di essa. Per esempio nei programmi di scambio o distribuzione di siringhe, la misura per prevenire il contagio Hiv non deve ne' promuovere ne' facilitare l'abuso di stupefacenti. Tali programmi non possono neanche prevedere sostanze sostitutive che possano violare i trattati internazionali in vigore.
AUMENTA IL TRAFFICO VIA INTERNET DI MEDICINALI DA RICETTA- Il rapporto consiglia ai Governi di prendere misure piu' decise contro il traffico illegale e la diffusione via Internet di medicinali contenenti sostanze narcotiche o psicotropiche. Il riferimento e' in questo case alle offerte da Paesi asiatici verso Usa e Europa, di medicinali soggetti a ricetta che possono essere ordinati senza prescrizione medica oppure dopo avere sentito un medico solo al telefono.
DISPONIBILITA' DI ANTIDOLORIFICI NON ADEGUATA- L'Incb, che tra i suoi compiti ha anche quello di seguire lo sviluppo delle droghe lecite, nel rapporto 2003 lamenta la scarsita' di sostanze a base essenzialmente narcotica per fini medici in molti Paesi del mondo. E cosi', mentre i narcotici a fini medici non sono sufficientemente disponibili in molte nazioni, i depositi di sostanze grezze derivate dall'oppio usate per la produzione di alcuni oppiacei destinati a usi medici continua a crescere a livello globale, una chiara indicazione che addizionali quantita' di narcotici legali potrebbero essere facilmente prodotte se dovesse aumentare la domanda mondiale.
Secondo l'Organizzazione Mondiale per la Sanita' (Oms), due terzi dei 15 milioni di casi di cancro all'anno previsti fino al 2015 avverranno in Paesi del terzo mondo. Circa il 75% dei malati di cancro in fase avanzata soffre di forti dolori, a volte acuti a volte cronici, per cui oppiacei e soprattutto morfina sono indispensabili per il trattamento delle sofferenze legate al cancro, anche alla luce della loro efficacia analgesica e del costo relativamente basso.
PIU' CONTROLLI SU SOSTANZE CHIMICHE CONTRO DROGHE SINTETICHE- L'Incb invita i governi a unire le forze per combattere il problema dell'abuso di stimolanti anfetaminici, partecipando al Progetto Prisma (in corso da gennaio 2003), una operazione su scala mondiale per prevenire la diffusione di precursori chimici usati dai produttori di stimolanti anfetaminici nei loro laboratori clandestini. Tra le attivita' consigliate anche la pratica delle 'consegne controllate', cioe' permettendo la fornitura di sostanze narcotiche, sostanze psicotropiche oppure precursori attraverso il territorio di vari Paesi partecipanti e sotto la supervisione delle rispettive autorita', con lo scopo di identificare tutte le persone coinvolte in quel tipo di reato.
 
 
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