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Nuova Zelanda. Timore per la chiusura dei "centri di scambio"
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Notizia 
24 settembre 2001 17:57
 
Gli operatori dei centri per la distribuzione delle siringhe, temono una crescita dei casi di epatite C dopo la chiusura di due centri per lo scambio delle siringhe a causa mancanza di fondi governativi.
E' sempre possibile riportare la siringa usata in farmacia, ma solo il 30% dei tossicodipendenti aderisce al programma di scambio attraverso le farmacie. E, soprattutto, le siringhe usate finiranno nei cassonetti pubblici, aumentando il pericolo per i cittadini. In Nuova Zelanda, circa la meta' degli eroinomani e' affetta da epatite C, ma solo lo 0.5% di loro e' positivo all'HIV.
I centri per questo tipo di trattamento ricevono ogni anno 2.2 milioni di dollari neozelandesi (circa un milione di euro), mentre necessiterebbero di piu' del doppio.
 
 
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