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Myanmar/Laos. Buone aspettative per le politiche di Thailandia e Cina sul fiume Mekong
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Notizia 
20 gennaio 2002 20:33
 
Myanmar e Laos sono ottimisti rispetto ai piani della Thailandia e della Cina per cercare di bloccare il traffico di droghe lungo il percorso del fiume Mekong, che, per tutti i Paesi da cui e' bagnato, rappresenta la nuova emergenza.
Il colonnello Hkam Aung, del Comitato centrale del Myanmar per il Controllo dell'Abuso di Droghe, sostiene che occorre un'iniziativa specifica per affrontare il problema. Mentre Linthong Phetsavan, della Commissione Nazionale Laotiana per la Supervisione e il Controllo delle Droghe, dice che il fiume Mekong sta diventando sempre piu' la via maggiormente utilizzata per i traffici.
Il colonnello Hkam fa sapere che il 60% dei trafficanti di droga, per portare i loro carichi nel mercato mondiale, dal Myanmar, passando per la provincia dello Yunnan, attraverso Guangxi e Guangzhou entrano in Cina, e da qui nel mercato mondiale. Il restante 40% usa la strada che dal Myanmar passa nel nord della Thailandia.
Il Myanmar, inoltre, ha il problema dei precursori chimici che vengono trafficati dai Paesi vicini. I trafficanti usano il Mekong proprio per trasportare queste sostanze che poi servono per la preparazione delle droghe chimiche. E per il Myanmar questo e' un vero problema, perche' il Paese non ne ha mai prodotti.
E' evidente che, in questa situazione, sono notevoli le aspettative sulle strategie e gli studi di Thailandia e Cina, che proprio dal 14 al 16 gennaio si sono incontrati a Chiang Mai per serrare una migliore collaborazione in materia.
 
 
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