L'ambasciatore Onu Razali Ismail tira le somme del suo sesto viaggio in Myanmar. La dittatura militare, che opprime la popolazione, ha praticamente istituzionalizzato il traffico di droga. A questo riguardo sembra ormai che l'unica preoccupazione del Governo sia quella di proteggere il potente cartello Wa delle regioni settentrionali, dove proliferano le fabbriche di eroina e di metamfetamine.