Secondo Jiroshi Ohta, insegnante di economia alla Aoyama Gakuin University e Micheal L.Lahr insegnante alla State University on New Jersey, in un articolo pubblicato sul "Japan Times", le multinazionali del tabacco potrebbero giocare un importante ruolo in quella che e' la "guerra alle droghe".
Il tabacco provoca, infatti, piu' morti delle cosiddette "droghe illegali", e anche piu' disagio sociale, basti pensare ai danni provocati dal fumo passivo.
La droga legalizzata, vedrebbe sconfitte, oltre alle organizzazioni criminali che ne traggono un fatturato che i due stimano in 450 miliardi di dollari l'anno, anche le industrie del tabacco, che vedrebbero la loro "droga" accomunata ad altre con peggiore reputazione, ma che provocano, una volta legalizzate e quindi certi della sostanza, danni minori del tabacco stesso. Inoltre, come "monopolisti" in questo settore, ovviamente, le multinazionali del tabacco non vedrebbero certo di buon occhio l'arrivo di sostanze "concorrenti", e non piu' illegali, sul mercato.