testata ADUC
Messico. I traffici cambiano rotta
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
22 novembre 2001 19:42
 
La morsa stretta del Governo nordamericano in risposta agli attacchi del Settembre scorso, ha dirottato i traffici di stupefacenti verso lidi piu' 'discreti'. Le droghe illegali sono in ascesa in Centro America e i trafficanti sono in cerca di nuovi mercati proprio nei Paesi conosciuti come produttori; in Messico i tossicodipendenti sono maggiormente concentrati nei paesi di confine dove le droghe sono facilmente reperibili e lo sguardo della polizia e' rivolto altrove. Guido Belsasso -capo del Consiglio Nazionale messicano sulle Tossicodipendenze- evidenzia la logica che sta alla base di questi spostamenti: "in questo momento i traffici possono percorrere due diverse tratte, espandersi a Sud in Messico e in Guatemala o rifornire le citta' che si affacciano sul Golfo del Messico o sulle coste del Pacifico".
In Messico il 5,4% degli adolescenti ha provato almeno una volta la cocaina e il Paese conta circa 450.000 tossicodipendenti; il governo del Presidente Vincente Fox ha abbandonato le posizioni che accusavano gli Stati Uniti d'America di non fare abbastanza per ridurre la domanda interna di stupefacenti; "non si puo' piu' parlare di 'Paesi produttori' e 'Paesi consumatori', come ha sottolineato Adolfo Aguilar -consigliere per la sicurezza nazionale. Il consumo di eroina, un fenomeno che apparteneva alle realta' urbane di confine, sembra essersi diffuso a macchia d'olio, complice indiretto il ritorno di molti emigranti dagli Usa, 'importatori' di comportamenti a rischio nei loro villaggi d'origine.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS