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Italia. Tossicodipendenze: le Regioni non devono essere escluse
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Notizia 
5 febbraio 2002 19:59
 
Antonio De Poli -assessore regionale alle politiche sociali del Veneto- in qualita' di Coordinatore degli assessori regionali in materia di dipendenze, ha rivolto un appello al Governo affinche' le Regioni non siano escluse dalla definizione e dal coordinamento di un nuovo piano d'intervento.
"Le Regioni devono essere coinvolte da subito e non a cose fatte", con queste parole De Poli si e' rivolto al ministro La Loggia, chiedendo di iscrivere il punto sulle politiche per le dipendenze all'ordine del giorno nell'agenda della prossima Conferenza Stato-Regioni.
Per l'assessore "non e' realizzabile una politica nazionale che non nasca e non passi poi attraverso le Regioni e le Provincie autonome, le uniche organizzazioni competenti in materia". In caso contrario il rischio e' quello di creare "l'ennesimo organismo centralista, tornando indietro di decenni rispetto alla devoluzione dei compiti e delle responsabilita' alle Regioni, anche in materia di tossicodipendenze". Il Governo -come ricorda De Poli- non ha ancora risposto a queste esigenze creando preoccupazioni negli enti regionali; il decreto istitutivo del Dipartimento Nazionale per le politiche Antidroga ha infatti gia' chiuso il suo iter procedurale senza che ci sia stata alcuna concertazione preventiva con le Regioni. De Poli ci tiene a precisare che cio' che piu' preme e' che sia garantita pari dignita' tra servizi pubblici e privati.
 
 
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