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Italia. Una testimonianza dalla Sardegna: Non è vero che i Sert sono "metadonifici"
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Notizia 
16 marzo 2002 11:38
 
Nel dibattito/scontro sulla politica dei Sert, raccogliamo questa testimonianza che viene oggi pubblicata sulla cronaca di Olbia (Ss) del quotidiano "La Nuova Sardegna".

Vogliamo aggiungere la nostra voce al dibattito attorno alla volontà manifestata da una parte della maggioranza parlamentare di cambiare politica, e quindi le leggi, per combattere il problema della droga.
La volonta' di questo governo sarebbe quella di irrigidire le sanzioni nei confronti di consumatori occasionali e tossicodipendenti piu' o meno cronici e dare una svolta unitaria al discorso del recupero, privilegiando le comunita' (o alcune di esse) e buttando a mare le strutture pubbliche (i Sert) che sono state semplicisticamente definite dei «metadonifici».
La nostra esperienza personale, e crediamo non solo la nostra, dice che questo non e' vero. Noi, alcuni anni fa, decidemmo di riprenderci la nostra vita inquinata dall'uso dell'eroina, e ci rivolgemmo al Sert. Trovammo persone disposte ad aiutarci, che non ci liquidarono somministrandoci un surrogato, ma ci proposero un programma di sostegno psicoterapeutico individuale e di gruppo, in sinergia con le nostre famiglie.
Noi possiamo dire, avendo vissuto questa esperienza sulla nostra pelle, che non e' giusto liquidare il Sert e i suoi operatori come «inadeguati». E' più giusto dire che i casi e i contesti della tossicodipendenza sono sempre diversi e la ricetta non puo' essere una sola, cosi' come diverse, anche negli effetti, sono le sostanze. Noi siamo contro le droghe per il male che fanno, ma siamo anche dell'idea che una politica di contrasto cosi' limitata nei contenuti, e che non vuole tenere conto delle esperienze maturate da tutti coloro che sono coinvolti, non sia quello di cui abbiamo bisogno.
Massimo, Franco, Teresa e Graziano
 
 
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