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Italia. Sabato 21 a Roma: "giusto o sbagliato non puo' essere reato..."
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Notizia 
17 febbraio 2004 18:47
 
"Demenziale, integralista e proibizionista", con una visione "farmaceutica" del diritto dove a prevalere non e' la liberta' di scegliersi il proprio destino, ma "il disprezzo e la paura della liberta".
Non si puo' certo etichettare come "ambigua" l'opinione che gli organizzatori del corteo contro la "Legge Fini" sulle droghe che si svolgera' sabato prossimo a Roma, hanno della proposta del vicepremier.
Una proposta, ribadiscono in una conferenza stampa a Montecitorio, che, se tramutata in legge, sarebbe una catastrofe trasformando in un solo colpo centinaia di migliaia di consumatori in spacciatori e rendendo ingestibile la situazione carceraria gia' a livelli critici. Contro la proposta del vicepremier il cartello scendera' in piazza sabato prossimo a Roma con un corteo che partira' da Piazzale dei Partigiani e si concludera' alla Bocca della verita', dove e' previsto uno spettacolo. Il messaggio alla maggioranza e' chiaro e sta tutto nello slogan della manifestazione: "giusto o sbagliato, non puo' essere reato".
Alla iniziativa hanno gia' dato la loro adesione tutti i partiti di sinistra, Cgil, Cobas, associazioni e centri sociali di tutta Italia, operatori pubblici e privati da anni impegnati nel mondo della droga, oltre 120 assessori e consiglieri di enti locali.
Ampio anche lo schieramento dei personaggi dello spettacolo: da Vasco Rossi agli Almanegretta, dagli Articolo 31 a Marco Paolini. E ancora Neffa, Subsonica, Giobbe Covatta, Tiro Mancino, Daniele Luttazzi, Bandabardo'.
Alla base delle critiche che il cartello rivolge al ddl, la scelta di voler "criminalizzare il consumatore mettendone in discussione la sua liberta' di scelta e di cura". Si tratta, hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione, "di un decreto antiscientifico, che abolisce la distinzione tra droghe leggere e pesanti, gettando in un unico calderone tutte le sostanze, alimentando la propaganda terroristica e cancellando con un colpo di spugna anni di ricerca e sperimentazioni nel settore della riduzione del danno". Si tratta, insomma, "di una battaglia di difesa della libera scelta personale, una battaglia di liberta'", in un Paese dove sono almeno 4 i milioni di persone che consumano marijuana.
"Quella di sabato non sara' pero' una manifestazione di 'nicchia': non deve e non vuole -ha spiegato Franco Corleone, presidente del Forum Droghe- essere una manifestazione generazionale di giovani o di consumatori, ma un corteo di popolo e di persone sensibili e contrarie alle ragioni dell'intolleranza. Contro la demagogia e la retorica e' arrivato il momento di dire parole vere".

Ulteriori informazioni sulla manifestazione, sono visibili sul sito www.confinizero.it.
 
 
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