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Italia. Roma: carcere di Rebibbia, il diritto alla salute e' un optional
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Notizia 
23 novembre 2001 19:06
 
La denuncia arriva dal capogruppo del Partito della Rifondazione Comunista -Salvatore Bonadonna. Nonostante il passaggio di dirigenza all'Ente Regione, avvenuto nel maggio 2000, "per oltre 600 tossicodipendenti, che costituiscono il 40% della popolazione di Rebibbia, continuano a non esistere condizioni compatibili con il regime carcerario, ne' la possibilita' di un'assistenza adeguata" -e' quanto ha dichiarato Bonadonna. Le carenza sono allarmanti e l'emergenza e' primaria. Secondo l'esponente di Rifondazione la salute nelle carceri "deve diventare una priorita' assoluta se non si vuol cadere nella tentazione delle societa' separate". Nelle carceri mancano farmaci salvavita e i malati vivono in celle, mentre il reparto speciale Pertini si e' perso nei meandri edilizi della Sanita' italiana: "E' uno scandalo non piu' sopportabile".
 
 
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