La Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids interviene sulla risoluzione approvata ieri dalla Camera dei Deputati in materia di lotta alle tossicodipendenze: "la riduzione del danno non e' alternativa ma complementare alle strategie finalizzate alla disintossicazione dalle droghe".
Per la Lila la soluzione al problema non puo' essere univoca, la riduzione del danno e' una della risposte possibili e quindi da difendere insieme al Servizio pubblico.
"La riduzione del danno e la terapia metadonica [...] sono uno strumento essenziale nelle mani dei Sert e del privato sociale per ridurre sia le sofferenze dei tossicodipendenti sia quelle economiche e di insicurezza della societa'" e' quanto dichiarato dalla Lega contro l'Aids sostenitrice di una seria applicazione delle politiche di riduzione del danno, efficaci nella diminuzione delle morti per overdose e dei reati legati alle droghe.
L'opinione e' pienamente condivisa dalla Funzione pubblica della Cgil: anche per il sindacato "non esiste un unico rimedio per la tossicodipendenza -e- questa e' l'unica evidenza scientifica inconfutabile". La ricetta della Cgil-Fp e' "continuare sulla strada dell'integrazione pubblico-privato e non su una nuova contrapposizione tra Sert e privato sociale, riduzione del danno e percorsi in comunita'". Il sindacato accusa severamente "un'impropria ingerenza terapeutica in ambiti di competenza strettamente medica" e condanna la "ricetta salvifica proposta dalla mozione" -come dichiara Carlo Podda -segretario nazionale Fp-Cgil.
Si ritiene soddisfatto, invece, Don Oreste Benzi -presidente dell'associazione Papa Giovanni XXIII: "troviamo che la via indicata dalla risoluzione e' in accordo con il pensiero che proponiamo da anni". Don Benzi condivide i principi che sottostanno alla risoluzione del governo "non si deve limitare il danno delle droghe, bisogna impedire l'accesso alle droghe".