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Italia. Regione Lombardia: un colpo alla botte ed uno al cerchio?
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Notizia 
30 aprile 2002 16:58
 
Questa mattina il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato a larga maggioranza due mozioni in tema di droghe.
La prima, presentata dal gruppo Radicali Lista Bonino e sottoscritta anche da consiglieri e capigruppo di Forza Italia, C.D.U. (Biancofiore), P.P.I. Popolari, Pensionati, D.S., Socialisti, Verdi e Rifondazione Comunista si chiede "al Governo e al Parlamento di regolamentare l'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati".
La seconda, presentata da An, Ccd, Forza Italia e "Per la Lombardia", ribadendo la contrarieta' a qualunque forma di legalizzazione, considerando l'efficacia della marijuana terapeutica chiede al Governo di intensificare le ricerche in materia.
Yasha Reibman, medico e consigliere regionale radicale ha detto:"E' una storica decisione con la quale difendiamo la libertà di cura del paziente e la libertà di scelta terapeutica del medico. Ogni medico deve essere messo in grado di prescrivere al proprio paziente la cura e i farmaci che ritenga più adatti in scienza e coscienza. Migliaia di pazienti aspettano la regolamentazione dell'utilizzo medico della canapa indiana, che contribuirebbe a migliorare in modo significativo la loro qualità di vita. Ora tocca al Parlamento e al Governo. Questa scelta non riguarda il confronto tra probizionismo e antiproibizionismo, ma è un fatto politico di rilievo che questa maggioranza abbia saputo respingere l'esasperazione della logica proibizionista che ha portato a vietare persino l'utilizzo medico della canapa indiana."
Silvia Ferretto Clementi di An, presidente della Commissione Cultura della Regione Lombardia, prima sottoscrittirice dell'altra mozione: " Con l'approvazione di questa mozione la Regione si schiera decisamente contro qualsiasi tipo di legalizzazione delle sostanze stupefacenti, consentendo l'uso di farmaci analgesici oppiacei esclusivamente nelle terapie del dolore "perche' e' giusto far di tutto per alleviare le sofferenze delle persone malate". "Con la mozione -prosegue il consigliere di An- si chiede inoltre di investire di piu' sulle attivita' di prevenzione e di informazione sugli effetti devastanti derivanti dall'assunzione delle droghe, unici e reali strumenti per combattere efficacemente alla fonte questa gravissima piaga sociale". Questa approvazione e' "un segnale importante in un momento molto delicato in cui l'uso di sostanze psicoattive fra le fasce deboli e giovanili sta assumendo proporzioni sempre più ampie e preoccupanti".

Riportiamo i testi integrali delle mozioni

la prima: cannabis terapeutica

Mozione n.116 del 27/02/2001 IL Consiglio Regionale della Lombardia
premesso che
- nel nostro ordinamento è già previsto l'utilizzo di diverse droghe per uso medico, tra cui merita particolare menzione quello della morfina;
- il Senato ha approvato in via definitiva il 24.1.2001 il Ddl 49378 contenente le "norme per agevolare l'impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore";
- in Canada, Gran Bretagna, Germania, Israele, Olanda, Stati Uniti e Australia sono state condotte ricerche sull'utilizzo medico dei derivati della canapa indiana;
- nel 1999 l'International Narcotic Board delle Nazioni Unite ha incoraggiato le ricerche sull'uso terapeutico della cannabis;
- il governo canadese nel 1999 ha adottato un piano quinquennale per la produzione di canapa indiana per uso medico;
- nel 1999 il ministro tedesco della sanità si è espresso a favore dell'utilizzo terapeutico dei derivati della canapa indiana;
- il governo israeliano nel 1999 ha adottato le linee guida per l'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati;
- in Gran Bretagna nell'autunno del '98 la Commissione "Scienza e Tecnologia" della Camera dei Lords, basandosi sulle conclusioni di numerosi studi scientifici, si è schierata a favore della introduzione per scopi terapeutici della canapa indiana e dei suoi derivati;
- il 5 novembre del 1998 gli elettori americani di Alaska, Arizona, Colorado, Nevada, Oregon e Washington, consultati con un referendum su questo tema, hanno approvato l'uso terapeutico della marijuana per i malati di tumore e di AIDS;
- la commissione federale statunitense dell'Istituto di medicina della National Academy of Sciences di Washington nel 1999 ha chiesto l'introduzione in campo medico del principio attivo della canapa indiana (THC);
- nel 1999 un comitato della British Medical Association si è espresso a favore dell'utilizzo terapeutico dei derivati della canapa indiana;

ritenuto che
- la scelta di approvare l'utilizzo terapeutico della canapa indiana non rientra nel confronto tra l'approccio probizionista e quello antiproibizionista sulle droghe;

considerato che
- gli effetti collaterali più comuni e fastidiosi dei chemioterapici nella terapia neoplastica risultano essere il profondo senso di nausea e il vomito;
- i farmaci utilizzati nella cura dell'AIDS presentano frequentemente tra gli effetti collaterali un forte senso di nausea, che determina un aumentato rischio di inedia per i malati;
- la canapa indiana e i suoi derivati presentano un'importante effetto antiemetico;
- l'American Cancer Society ha finanziato negli ultimi mesi ricerche per determinare se un cerotto al THC (il principio attivo dei cannabinoidi) possa essere usato come metodo alternativo e piu' efficace, per offrire i benefici effetti dei cannabinoidi ai pazienti che soffrono di nausea, vomito e altri effetti collaterali provocati dalla chemioterapia;
- riviste scientifiche internazionali riferiscono che il 44% dei medici avrebbe consigliato ai propri pazienti di utilizzare i derivati della canapa indiana e pertanto, per procurarseli illegalmente, ai malati sarebbero state, e sono, inflitte inutilmente ulteriori pene e ansie;
- gli effetti collaterali della canapa indiana e dei suoi derivati risultano essere poco rilevanti nel periodo immediatamente successivo all'assunzione e scarsamente dimostrati nel lungo periodo, nonostante siano stati cercati da numerosi studi condotti dalle autorità federali statunitensi;
- non è stata rilevata tolleranza farmacologia -ovvero per ottenere effetti analoghi nel tempo non è necessario incrementare la dose del farmaco-, né presenza di sintomi d'astinenza, se non in casi aneddotici;
- la commissione composta da dieci accademici esperti in sostanze psicoattive, incaricata dal Ministero della Sanità francese e presieduta da Bernard Pierre Roques, nel 1999 ha riconosciuto che la canapa indiana è meno dannosa per la salute umana di tabacco e alcool;

considerato inoltre che
- diverse e autorevoli riviste scientifiche internazionali riportano studi sull'efficacia della canapa indiana e dei suoi derivati nel ridurre la pressione intraoculare nella terapia del glaucoma e che sono in atto diverse sperimentazioni scientifiche per valutare l'efficacia terapeutica per i cannabinodi nella terapia della sclerosi multipla;
- sono in corso diverse ricerche per stabilire l'efficacia e la possibile utilizzazione dei cannabinoidi nella terapia dell'asma bronchiale;
- l'alta densita' di recettori cannabinoidi CB1 all'interno dei gangli basali suggerisce un potenziale ruolo degli endocannabinoidi nel controllo del movimento volontario e nei disturbi del movimento correlati con i gangli basali, quali il morbo di Parkinson e che l'aumento dei livelli dei cannabinoidi nel globus pallidus si associa con una riduzione dei movimenti in un modello sperimentale di Parkinson realizzato su cavie;
- studi clinici riportati da autorevoli riviste scientifiche riferiscono dei benefici dall'uso dei derivati della canapa indiana per pazienti affetti dalla sindrome di Gilles de la Tourette;
- ricerche, condotte su modelli sperimentali con animali, hanno dimostrato che i cannabinoidi hanno efficacia terapeutica su cellule tumorali cerebrali;
- durante il XIII Congresso della Societa' Italiana per lo Studio dell' Arteriosclerosi , tenutosi dal 3 al 5 dicembre '99 all'Università degli Studi di Milano, è emersa l'ipotesi di un possibile utilizzo di derivati della canapa indiana per contribuire alla prevenzione dell'arteriosclerosi;

considerato infine che
- riviste scientifiche internazionali riferiscono casi clinici di epilessia ed emicrania che hanno beneficiato dell'utilizzo dei derivati della canapa indiana, che secondo studi sperimentali potrebbero inoltre rappresentare un'utile alternativa agli oppiacei nel trattamento dei dolori cronici;
- Paul M. Hyman, portavoce della American Cancer Society di New York, nel corso del 2000 ha dichiarato: "Battersi contro questo uso medico della marijuana vuol dire combattere la stessa ricerca scientifica";

CHIEDE
al Governo e al Parlamento di regolamentare l'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati;

IMPEGNA
il Presidente del Consiglio regionale e il Presidente della Regione a comunicare il contenuto della presente mozione al Governo e al Parlamento nazionale.


la seconda: contro la legalizzazione, ma aperturista nei confronti della cannabis terapeutica

MOZIONE URGENTE n. 0178 (24/07/2001)
Il Consiglio Regionale della Lombardia
Premesso
che l'uso di sostanze psicoattive collegato al mercato illecito ed allo sfruttamento di fasce sociali deboli o giovanili sta assumendo proporzioni sempre più ampie e preoccupanti, soprattutto se si considera la forte diffusione che negli ultimi anni vi è stata di nuove sostanze;
che tale fenomeno tende ad incrementare la disgregazione sociale, a favorire l'aumento della criminalità e parallelamente ed intrinsecamente offre terreno fertile allo sviluppo delle grandi organizzazioni dei trafficanti di droga

ritiene
- controproducente proporre soluzioni volte a legalizzare l'uso di sostanze stupefacenti. - inopportuno considerare le esperienze fallimentari (soprattutto in tema di recupero del tossicodipendente) presenti in altri paesi, le quali non hanno sortito gli effetti positivi sperati, anzi - in alcuni casi - hanno aggravato la situazione di degrado dell'ordine pubblico e del sistema sanitario

considera
Indispensabile e prioritario:
- dar voce propositiva a tutte le realtà del pubblico e del privato operanti nel sociale, nel volontariato dell'associazionismo laico e religioso ed alle comunità terapeutiche che già operano positivamente nel settore della prevenzione e dell'assistenza al disagio ed alle tossicodipendenze
- rispondere concretamente ai reali bisogni dei giovani, dei tossicodipendenti e delle loro famiglie, intervenendo prontamente sia in fase preventiva che di sostegno e di reinserimento sociale

consapevole
che il Senato ha approvato in via definitiva il 24/01/01 il DDL 49378 contenente le "norme per agevolare l'impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore"

Impegna
Il Presidente della Giunta:
- a farsi promotore presso il Consiglio dei Ministri affinché venga approvata una legge completa ed organica che recepisca le istanze sociali, scevra da tentazioni legalizzanti, ispirata alla cultura della prevenzione.
- a promuovere un sistema integrato di servizi socio - sanitari contro l'uso di tutte le sostanze che possano creare dipendenza patologica, oltre a valorizzare le realtà già esistenti e ben operanti

considerato
che alcune riviste scientifiche riportano di studi sull'eventuale efficacia terapeutica della canapa indiana in determinate patologie

invita il Governo
ad intensificare gli studi e le ricerche a riguardo della terapia del dolore e a garantire in particolar modo ai pazienti terminali le cure necessarie per alleviare le sofferenze della malattia mediante farmacologie innovative (non escludendo sostanze oppiacee) ed a verificare la veridicità scientifica riguardo l'utilizzo esclusivamente terapeutico della canapa indiana e dei suoi derivati.
 
 
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