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Italia. Reazioni al documento del Vaticano contro la droga
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Notizia 
4 dicembre 2001 20:35
 
Il documento presentato questa mattina in Vaticano contro l'uso e la depenalizzazione degli stupefacenti ha provocato reazioni contrastanti nel mondo politico italiano.
Il presidente degli eurodeputati radicali, on. Maurizio Turco, interviene contro la guerra santa: "ogni volta che il Vaticano e' riuscito a far diventare i propri legittimi precetti morali 'legge dello Stato', la societa' ha dovuto pagare -e paga- prezzi altissimi non solo morali ma in vite umane" sottolineando che "le gerarchie vaticane non possono non sapere che la loro presa di posizione rafforza il mercato criminale della droga illegale, e che questo mercato genera milioni di dollari ogni anno che vengono riciclati in banche compiacenti". La deputata dei Verdi, on. Luana Zanella, osserva che "la lotta alla droga non si fa con ricette ideologiche" aggiungendo che "l'approccio della Santa Sede ci sembra davvero superato, anche da parte di quelle realta' della Chiesa che operano concretamente nella lotta alla tossicodipendenza". L'ex sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone, sottolinea come siano ricette impossibili quelle suggerite dal Vaticano. "Dopo la sbornia ideologica di San Patrignano sulla droga, scende in campo anche il Vaticano che" -prosegue Corleone- "ci fornisce un'altra dose di moralismo e di ricette impossibili, antiscientifiche e che spingono i tossicodipendenti nell'emarginazione e nella clandestinita', e portano i giovani fumatori, magari occasionali, di uno spinello nella criminalizzazione penale e sociale".
Giudizio esattamente opposto arriva da Alleanza Nazionale dove il sen. Michele Bonatesta dice "raccogliamo l'appello della Chiesa contro ogni ipotesi di legalizzazione e di normalizzazione della droga, che rappresenterebbe la resa connivente dello Stato di fronte al mercato della morte". Mentre il sen. Riccardo Pedrizzi gioisce perche' il Vaticano ha finalmente smascherato "l'inganno dell'antiproibizionismo". Anche i giovani del suo partito si schierano con la Sante Sede: l'on. Basilio Catanoso, presidente dei giovani deputati di An, sottolinea come siano anni che loro sostengono queste posizioni nelle scuole e nelle discoteche e non certo per averne un "beneficio d'immagine"; infatti, e' "una posizione scomoda, quella di schierarsi contro ogni droga, anche quelle leggere, dal momento che la maggior parte dei ragazzi ne fa uso".
 
 
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