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Italia. Radicali Italiani: incentivare la cannabis contro il dolore
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Notizia 
11 gennaio 2002 19:41
 
"Il 30% dei malati di cancro abbandona la chemioterapia perche' non riesce a sopportarne gli effetti collaterali." L'affermazione giunge da una voce autorevole, quella del professor George Leddy -cofondatore e copresidente del Los Angeles Cannabis Resources Cooperative. L'esperienza del centro e' stata presentata in una conferenza stampa dai Radicali Italiani che premono per una politica della ragione: incentivare l'uso della cannabis per lenire le sofferenze legate ad alcune malattie come l'Aids, il cancro, la sclerosi multipla e l'anoressia. Il centro californiano in cinque anni ha dato la possibilita' ad oltre 1.000 persone di usufruire dei trattamenti specifici; l'efficienza del metodo sara' studiata dalle universita' di Los Angeles e San Diego.
L'occasione e' stata l'incipit di un rilancio dei radicali delle proposte di legge sugli stupefacenti, in particolare "per la legalizzazione dei derivati della cannabis, la somministrazione controllata di eroina e l'uso terapeutico della marijuana". Prossime forme di disobbedienza civile sono state annunciate dal presidente -Rita Bernardini- che ha aggiunto: "vogliamo che vengano modificate le leggi, o comunque sollevare (.) un grande dibattito".
 
 
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