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Italia. Le politiche regionali secondo il rappresentante degli assessori alle politiche sociali
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30 aprile 2002 17:48
 
La verifica della qualita' nelle prestazioni e nei servizi per le tossicodipendenze e dei risultati nei trattamenti di prevenzione, di cura, di assistenza e di reinserimento sociale e lavorativo delle persone tossicodipendenti diventi obbligatoria in tutte le Regioni e premessa per la sottoscrizione di convenzioni tra gli enti pubblici e il settore del privato-sociale. La proposta e' stata avanzata dall'Assessore alle politiche sociali del Veneto Antonio De Poli intervenuto al convegno "Che fare per le tossicodipendenze? Rapporti Stato/Regioni - SerT/Comunita' Terapeutiche" organizzato dalla FICT (Federazione Italiana Comunita' Terapeutiche).
Il rappresentante degli assessori regionali alle politiche sociali ha aggiunto, inoltre, che le Regioni si impegneranno "a far si' che ci sia la giusta attivazione e applicazione dell'Atto d'intesa sottoscritto tra lo Stato e le Regioni nel 1999 in tema di dipendenze per dare una vera, effettiva pari dignita' tra settore pubblico e settore del privato sociale con un'unica forma di accreditamento".
De Poli ha parlato anche dell'esperienza maturata nel settore da parte della Regione Veneto che "ha istituito nelle aziende sociosanitarie i dipartimenti per le dipendenze dove il pubblico e il privato sociale accreditato possono coordinare le loro attivita' in un unico e sinergico sforzo all'interno di una logica di rete e di sistema". Nel Veneto, l'utenza in carico ai Sert nel 2001 e' in costante crescita "anche per effetto di un costante afflusso di nuovi utenti" ed ha raggiunto le 20.772 unita' di cui 13.123 soggetti tossicodipendenti e il resto alcoldipendenti. Del totale, 1971 persone seguono programmi residenziali o semiresidenziali a medio o lungo termine in ambito socio-riabilitativo e psicoterapico presso 35 comunita' terapeutiche private del Veneto (con 62 sedi operative). Per quanto riguarda invece l'utenza tossicodipendente in carcere, l'Assessore ha fatto presente che, al termine del 2001, i detenuti tossicodipendenti erano 689 e rappresentano una quota significativa (28,4%) della popolazione detenuta (2561) negli istituti di prevenzione e pena del Veneto.
Il 'sistema delle dipendenze' della Regione Veneto comprende: 21 dipartimenti per le dipendenze; 38 Sert, 35 comunita' terapeutiche private; 8 comunita' terapeutiche pubbliche; 822 gruppi di autoaiuto (nel settore dell'alcolismo); 65 associazioni di volontariato (30 in materia di alcol, 21 di droghe, 8 di Aids, 6 di carcere); 3 sezioni a custodia attenuata per detenuti tossicodipendenti (2 maschili e 1 femminile). Nel 2001 nelle comunita' terapeutiche del Veneto sono stati trattati 2.513 tossicodipendenti (anche residenti fuori regione) con una permanenza inferiore ai sei mesi nel 60% dei casi. I costi di questa rete veneta dei servizi sono di euro 20.360.250,41, di cui 15.493.796,97 per le comunita' terapeutiche e 4.866.543,44 per i progetti di intervento finanziati dal Fondo nazionale Lotta alla droga.
 
 
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